Abbiamo visto come la tecnologia può essere applicata a quasi tutti i campi della vita dell’uomo e grazie a 3Bee, startup agri-tech, essa può essere messa a salvaguardia delle api attraverso sistemi di controllo e diagnostica.
Infatti, questa innovativa startup, fondata nel 2017 da Niccolò Calandri (CEO 3Bee) e Riccardo Balzaretti (CTO 3Bee), ha sviluppato dei sistemi intelligenti per dare la possibilità agli apicoltori di monitorare costantemente gli alveari prevendendo l’insorgere di problemi e malattie.
HiveTech è un alveare 3.0 costituito da una serie di sensori IoT posizionati all’interno dell’alveare che permette agli apicoltori un controllo da remoto riducendo così gli interventi fisici ed i trattamenti, favorendo un miglioramento stesso della qualità di vita delle api.
PERCHÉ LE API SONO FONDAMENTALI
Le api svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema. Grazie al loro operato garantiscono la biodiversità permettendo la sopravvivenza di numerose specie vegetali e con essa contribuiscono alla sicurezza alimentare globale.
Si dice che se le api scomparissero, all’uomo non rimarrebbero che quattro anni di vita. Infatti, gli impollinatori giocano un ruolo vitale per quasi il 75% delle colture mondiali destinate a frutti e semi per la nutrizione umana garantendo circa il 35% della produzione globale di cibo.
Passando da fiore in fiore – per un raggio d’azione che può raggiungere quasi i 3 km – l’ape contribuisce a impollinare moltissime specie vegetali, migliorando la biodiversità e ripristinando anche le aree che sono prossime alla desertificazione. Inoltre, forniscono preziosi prodotti dell’alveare utilizzati dall’uomo come miele, polline, pappa reale, cera e propoli.
Negli ultimi anni, però, l’aumento di uso di pesticidi ed insetticidi, la perdita di habitat ed i cambiamenti climatici stanno pregiudicando la salute di questi impollinatori e di conseguenza del Pianeta stesso. Attualmente il 9,2% delle specie di api europee sono a rischio estinzione.
API E CAMBAMENTI CLIMATICI
Il ciclo vitale delle api è fortemente influenzato dall’ambiente in cui vive. Inoltre, è un insetto abitudinario, svolge attività specifiche: a marzo, ad esempio, si prepara alla stagione produttiva e l’alveare cresce, mentre ad ottobre gli sforzi sono incentrati sulla preparazione all’inverno e restano in vita solo le api che garantiscono la sopravvivenza dell’alveare.
“I cambiamenti climatici, che rendono imprevedibile il susseguirsi delle stagioni, sono tra le prime cause che hanno determinato l’attuale drammatica situazione delle api. Le api spinte da primavere anticipate, iniziano a lavorare prima, a febbraio, rischiando di essere colte da improvvise gelate. Inverni miti e primavere secche e calde, che portano sempre con sé anche lo spettro di gelate tardive, possono creare ingenti danni alle fioriture, da cui le api traggono il loro nutrimento, a volte annullandole completamente”.
Riccardo Balzaretti, biologo e apicoltore esperto nonché fondatore di 3Bee
Assistiamo sempre più di frequente a fenomeni atmosferici devastanti. L’alluvione, per esempio che c’è stato in Piemonte tra il 2 e il 3 ottobre, ha danneggiato oltre 4.500 alveari facendo annegare le api.
Le temperature alte impoveriscono, inoltre, gli habitat naturali con numerose conseguenze tra cui la riduzione del potere nettarifero dei fiori.
“Le api stanno letteralmente morendo di fame e non producono più miele, come dimostra la riduzione dell’80% di quello di tiglio. Non se la passano meglio gli altri insetti pronubi, tra cui le vespe e le farfalle, utili per il processo di crescita e sviluppo di alcune specie vegetali, come, cipolle, ciliegie, arance, mele. A pagare un prezzo alto sono anche i pascoli. Senza il lavoro costante di impollinazione, non ci sarebbero i prati verdi che servono da foraggio per le mucche e che danno anche un importante contributo per l’assorbimento dell’anidride carbonica”.
Niccolò Calandri, fondatore di 3Bee
INVERTIRE ROTTA SI PUÒ
Salvare queste piccole e instancabili lavoratrici si può. A cominciare dallo sfruttare la tecnologia per supportare gli apicoltori nelle loro attività.
“I sistemi intelligenti di monitoraggio sviluppati da 3Bee permettono di elaborare dati utili come variazioni di peso, temperatura, umidità e suoni all’interno dell’alveare, facendo sì che l’apicoltore possa intervenire tempestivamente sulla base di quello che sta realmente succedendo in alveare” dichiara Riccardo Balzaretti.
Dalla sua nascita 3Bee ha sviluppato una rete di 2.000 apicoltori in tutta Italia in cui ha installato i propri sensori e ha dato vita all’iniziativa “Adotta un Alveare” dedicata a privati.
Per le imprese è stato ideato un programma di Corporate Social Responsibility (CSR) – “Pollinate the Planet” – che in un anno e mezzo ha permesso di proteggere 120 milioni di api.
Con “Adotta un Alveare” si può vedere in tempo reale – tramite l’app 3Bee – la vita all’interno delle arnie per un intero anno: dalla vita frenetica in primavera alla loro tranquillità nei mesi invernali. Si può, inoltre, monitorare il numero delle api, lo stato di salute dell’ape regina e la quantità di miele prodotto.
“Crediamo molto nell’efficacia dell’adozione di un alveare, come strumento per sostenere il lavoro degli apicoltori e proteggere la salute delle api di cui si prendono cura. Grazie alla tecnologia e a un controllo più efficace dell’alveare si incrementa inoltre la produzione di miele artigianale italiano, che vanta oltre 50 varietà, di cui alcune molto rare, favorite dalla diversità climatica e ambientale delle nostre Regioni”.
Niccolò Calandri, 3Bee
COME FUNZIONA L’“ADOZIONE”
Per adottare un alveare la procedura è semplicissima. Per prima cosa si sceglie l’apicoltore, tra i circa 50 presenti su tutto il territorio italiano, l’arnia, la tipologia di miele ed infine uno tra i diversi piani di adozione.
Seguirà poi l’invio tramite e-mail delle credenziali di accesso ed il certificato digitale di adozione con il proprio nome. Da questo momento è possibile cominciare a monitorare l’attività delle api in alveare per un anno intero, durante il quale si riceverà a casa il miele della tipologia e nella quantità inizialmente scelte.
La consegna del miele varia in base al momento in cui viene effettuata l’adozione: per le spedizioni 3Bee rispetta il lavoro degli apicoltori, cercando di non distrarli dalla cura delle api. Per chi ama i sapori insoliti, sono disponibili mieli davvero particolari e molto rari, frutto della biodiversità del territorio in cui sono prodotti. In Italia, grazie alla sua diversità di paesaggi e di condizioni climatiche da Nord a Sud, è possibile trovare qualità di miele come quello di asfodelo in Sardegna, di santoreggia in Abruzzo, di barena nella zona della laguna di Venezia e di coriandolo in Sicilia e in Calabria.