Domani si celebrerà la 30ª Giornata internazionale dei mancini. Era il 13 agosto del 1992 quando il Lefthanders International Club lancia la prima giornata dedicata ai mancini di tutto il mondo. Giornata che ha come obiettivo quello di diffondere la conoscenza sul mancinismo e di sensibilizzare sui numerosi problemi quotidiani che una persona mancina deve affrontare in un mondo pensato per i destrimani.
MA COS’È IL MANCINISMO?
Il mancinismo è la tendenza a usare prevalentemente il lato sinistro del corpo per compiere movimenti e gesti automatici e volontari. Questa predisposizione è dovuta alla distribuzione delle funzioni tra i due emisferi celebrali: mentre il lato sinistro si occupa di tutte quelle funzioni logico-linguistiche, quello destro è responsabile di quelle visuo-spaziali. O almeno così è per i destrimani. Nella maggior parte delle persone mancine, invece, le funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi con un uso predominante dell’emisfero destro.
MA NEL QUOTIDIANO COSA COMPORTA?
Nonostante essere mancini non venga più considerato discriminatorio come in passato, la vita di tutti i giorni presenta ancora non poche difficoltà.
Qualche esempio? Tralasciando la palese difficoltà nel cambiare le marcie, anche per presentarti devi ricordarti di dare l’“altra mano”; quando scrivi ti ritrovi sempre con i palmi delle mani sporchi e se usi una lavagna praticamente cancelli quello che hai appena scritto; i quaderni ad anelli sono vietati; barattoli solo con la linguetta; tagliare con le forbici un’impresa.
E non finisce qui. Ormai quasi tutti lavoriamo con i computer… peccato che per i mancini usare mouse ed i numeri sulla tastiera non sia così semplice. Per suonare la chitarra o ne compri una progettata appositamente o devi ingegnarti tra corde invertite o chitarra ruotata. Anche strisciare la carta nel Pos, aprire la maniglia, utilizzare un metro o fare a gomitate a tavola fanno parte del pacchetto “left handed”.
I VANTAGGI DELL’ESSERE MANCINI
Non ci sono solo svantaggi. Anzi, molti studi confermano che esser mancini da una marcia in più. Risultano, infatti, essere più creativi, intelligenti e con una memoria episodica più sviluppata. Anche in alcuni sport essere mancini è meglio come ad esempio nel pugilato, nella scherma, nel tennis e nel baseball.
E la storia lo conferma: Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Vincent Van Gogh, Oprah Winfrey, Julia Roberts, Lady Gaga, Barack Obama, Charlie Chaplin, Kurt Kobain, Mark Zuckerberg, Jimi Hendrix, Paul McCartney, Bill Gates, Steve Jobs, Diego Armando Maradona, Valentino Rossi e Neil Amstrong. Sono solo alcuni nomi della lunga lista dei mancini famosi.