Vediamo un po’ di riflettere sulle principali strategie utilizzate per rispondere ai problemi ambientali ed energetici.
UN ESEMPIO
Ci sono un politico francese e un politico italiano alle prese con l’inquinamento ambientale urbano dovuto ai gas di scarico.
Il francese per diminuire il livello di inquinamento decide di disincentivare l’utilizzo degli scooter (non elettrici) emanando una norma che prevede che anche questi paghino il parcheggio, alla stregua di quanto accade per le auto. I suoi concittadini si ribellano, protestano fanno manifestazioni ma alla fine pagano il parcheggio o vanno a piedi, utilizzando – sempre a pagamento – l’efficientissimo sistema di mezzi pubblici francesi.
L’italiano per diminuire il livello di inquinamento dopo essersi rovinato con i bonus bici e aver allungato di chilometri le piste ciclabili urbane nelle principali città, decide anche di lanciare la proposta di far viaggiare gratis i giovani under 30 sui mezzi pubblici. I suoi concittadini saranno comunque insoddisfatti, non rileveranno alcun miglioramento di vita dalla possibilità di utilizzare gratuitamente un sistema di mezzi pubblici che sarà sempre meno efficiente perdendo anche gli eventuali contributi di quei giovani che comunque l’avrebbero utilizzato e che prima lo utilizzavano pagandolo regolarmente.
DUE DIVERSE STRATEGIE
Non crediamo che queste due diverse strategie dipendano dal fatto che il francese è già stato eletto e l’italiano è in piena campagna elettorale, andiamo oltre e cerchiamo di analizzare la cosa da un punto di vista meramente economico e funzionale.
Il francese da una risposta che disincentiva davvero l’utilizzo degli scooter riducendo i vantaggi di questi ultimi rispetto alle automobili, al solo problema del traffico, inoltre crea un valore economico che perlomeno andrà ad alimentare le casse del suo paese.
L’italiano, invece, non crea una motivazione abbastanza forte per abbandonare l’utilizzo dell’automobile, la gratuità dei mezzi pubblici sarà un bonus di cui usufruiranno soggetti che già prendevano l’autobus, creando quindi una perdita economica.
SCONGELARE, MODIFICARE, RICONGELARE
Ma perché ci interessa capire le strategie? Perché il problema dell’inquinamento riguarda tutti e va affrontato da tutti e se gli incentivi non sono sufficienti a creare la motivazione per cambiamenti di stile di vita, forse vale la pena di ragionare sui disincentivi.
Siamo abituati a cavalcare con entusiasmo ogni cambiamento anche strutturale che incida sulla nostra vita apportando benefici diretti, mentre siamo tutti più o meno reticenti davanti a quei cambiamenti che, modificando strutturalmente la nostra quotidianità non ci danno benefici diretti. Pensiamo all’immondizia differenziata, all’abbandono della plastica monouso, etc etc.
Tutto ciò che punta a un bene futuro non misurabile nell’oggi e che non comporta un miglioramento delle condizioni presenti, ma anzi, una complicazione delle già complesse abitudini, diventa poco appetibile e perciò non applicato.
Questa è la tendenza che dovremmo riuscire ad invertire nel quotidiano di tutte le persone, per riuscire nell’intento di “salvare il nostro pianeta”. Occorre attuare il cambiamento come nelle migliori realtà aziendali: scongelando le “abitudini” modificandole, e ricongelandole una volta modificate.