È con l’obiettivo di ridefinire l’aviazione e di riuscire a superare la sfida della sostenibilità che Hybrid Air Vehicles ha progettato Airlander 10, un velivolo ibrido dalle molteplici applicazioni grazie al modulo di carico utile altamente personalizzabile. Dalla logistica al trasporto passeggeri fino alla sorveglianza, questo velivolo punta a modificare la visione di ciò che attualmente è possibile fare nell’aviazione.
Airlander utilizza la potenza dell’elio combinata con portanza aerodinamica e spinta vettoriale che gli permette di arrivare ad un’autonomia di 5 giorni di volo, può raggiungere una velocità massima di 130 chilometri orari e presenta una capienza di carico utile pari a 10 tonnellata con il solo scopo di “mostrare al mondo una nuova e audace visione dell’aviazione che sia più verde, più lenta, più silenziosa, più flessibile, più economica e più eccitante“.
Il primo Airlander 10, previsto per il 2026/2027, sarà in formula ibrida ed avrà due motori elettrici e due a combustione che permetterà di ridurre del 90% delle emissioni rispetto ad altri aeromobili nelle applicazioni di mobilità e logistica. Il suo futuro, però, è pensato full electric per arrivare a emissioni zero entro il 2030. Per raggiungere l’obiettivo la Hybrid Air Vehicles sta collaborando con Collins Aerospace e l’Università di Nottingham.
UNA NUOVA MODALITÀ DI VIAGGIO
Per quanto riguarda il trasporto di passeggeri, l’Airlander si prefissa di offrire un’esperienza di viaggio completamente diversa. Più simile ad un traghetto che ad un aereo – tanto da essere definito “traghetto veloce” dallo stesso AD di HAV, Tom Grundy – tutte le fasi di imbarco, volo e sbarco dei passeggeri differiranno completamente da ciò a cui diamo abituati. Questo perché l’obiettivo primario dell’Airlander non è essere un “prodotto di lusso” ma una soluzione pratica alla crisi climatica.
Potrà ospitare fino a 100 passeggeri producendo solo 9 grammi di CO2 per passeggero-km. Inoltre, le basse vibrazioni e la lontananza della cabina dai motori renderanno il viaggio più silenzioso, confortevole e con meno turbolenze. La cabina godrà anche di una vista impareggiabile grazie alle finestre dal pavimento al soffitto – apribili in momenti specifici lungo la tratta – garantiranno luce naturale aria fresca all’interno della stessa.
“I viaggi di Airlander non competeranno con i voli a lungo raggio o le rotte già ben servite dai collegamenti ferroviari ad alta velocità – specifica Grundy – ma si concentreranno invece sull’abbinamento di città a poche centinaia di miglia di distanza”.
Ecco alcune immagini del layout della cabina:
Airlander sosterrà un ecosistema di trasporto passeggeri più ecologico, più affidabile, meno congestionato e meglio connesso.
UNA NUOVA LOGISTICA FLESSIBILE
Potendo operare senza il vincolo di infrastrutture aeroportuali, Airlander si presta ad un’ampia varietà di applicazioni nel settore logistico mantenendo basso l’impatto ambientale. Infatti, può operare senza necessità di strade o piste, basta qualsiasi superficie piana per poter effettuare decolli e atterraggi ed essendo progettato come mezzo completamente anfibio queste operazioni potranno essere effettuate anche su acqua e terra, inclusi neve, ghiaccio, palude, sabbia, asfalto e altre superfici. Questo permetterà di avere accesso a quei luoghi attualmente difficili da raggiungere.
La HAV, insieme all’Airlander 10, sta anche progettando anche un altro aeromobile destinato proprio al trasporto merci per carichi pesanti: l’Airlander 50. Questo velivolo sarà in grado di trasportare nella sua cabina lunga 30 metri fino a 50 tonnellate di carico utile e potrà portare da container ISO (fino a 6 lunghi 20 piedi) e merci a 48 passeggeri per oltre 2.300 chilometri. Questa sua versatilità oltre ad essere un’opportunità per sviluppare una nuova “logistica a distanza” potrebbe essere di enorme supporto per le missioni di soccorso militare e umanitario.
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