La domanda sorge spontanea: una diva, un divo, scompaiono davvero? Negli ultimi anni ce lo siamo chiesto varie volte: in occasione delle molte “scomparse clamorose” come quelle di Gigi Proietti, Raffaella Carrà, Milva, Monica Vitti, tanto per citarne qualcuno. Ce lo chiediamo anche in questi giorni, che tristemente seguono la morte di una delle dive più famose di sempre: Gina Lollobrigida.
Ci sono nomi, persone, che hanno fatto la storia della televisione, del cinema e della musica italiani e che non potranno mai essere dimenticati. Nomi che sono entrati nel mondo dello spettacolo e lo hanno proprio costruito dal nulla.
E’ una cosa difficile da spiegare alle nuove generazioni: come si fa, infatti a raccontare del tempo in cui a mala pena esisteva un canale televisivo a persone che hanno miliardi di canali a disposizione e sono iper-connessi, con touchscreen e tutto il resto a portata di click.
Lo stesso concetto di “divo” ha subito talmente tanti sconvolgimenti di significato che non so quanto possa essere spiegato.
Il panorama dei personaggi della nostra tv è ormai sovraffollato da visi e volti più o meno sconosciuti, che si muovono in format che non riescono e non possono più dare a nessuno l’iconicità che una volta veniva conferita dall’appartenenza al mondo del cinema, della tv e dello spettacolo in generale.
Le attenzioni di oggi sono necessariamente frammentate tra Youtuber, Tik-toker, Influencer, Blogger e tutti gli altri -er che ci possano venire in mente e che verranno coniati col progredire delle piattaforme e delle app. Tuttavia ognuno di loro si rivolge ad un proprio pubblico selezionato e produce (più spesso auto-produce) contenuti assolutamente particolari, targettizzati.
Da un lato talent show hanno illuso il mondo che ci fosse spazio sufficiente per tutti nel ballo, nel canto e nelle altre arti dello spettacolo, dall’altro i social media hanno creato talmente tanti spazi utilizzabili per “farsi notare” che non basta più il tempo per notare tutti. I reality show e i social media insieme, hanno contribuito progressivamente ad azzerare le distanze tra i “Vip” e i “Nip” abbattendo l’ultimo baluardo che proteggeva ancora l’aura dei “divi”, assottigliando pericolosamente il confine tra vita privata e personaggio. Fino a qualche decennio fa, infatti, la vita privata dei divi veniva leggermente sfiorata dalle foto dei paparazzi o dagli articoli di gossip, quasi sempre “organizzati a tavolino”, oggi invece tra i profili social, le dichiarazioni dirette, i twitt e compagnia cantando, nemmeno il gossip ha più il sapore del gossip.
Ovviamente queste nuove pratiche hanno finito per coinvolgere anche molti Divi che, un po’ per sbarcare il lunario, un po’ per tornare a calcare le scene si prestano e si sono prestati ai meccanismi dei nuovi format siano essi reality, talk, o talent.
Quindi, sebbene la mitica Lollobrigida, come tutti i divi della vecchia guardia del mondo dello spettacolo, sia divenuta tale anche grazie al periodo storico in cui è nata e vissuta e nulla ci impedisca di pensare che di mille altre Lollobrigida contemporanee – persino più brave non se ne saprà mai nulla – la Diva resta la Diva e la memoria della Diva, si sa: è pressoché eterna. Perciò la risposta alla domanda di inizio articolo è che una diva, come un divo, non scompaiono, restano scolpiti nella memoria storica…almeno per qualche decennio.