Con 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere, si è chiusa la 55° edizione di Vinitaly, con una crescita di circa il 20% in più rispetto allo scorso anno dovuta soprattutto alla presenza di buyer esteri provenienti da 143 Paesi.
Un Vinitaly “a pieno regime” per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che di dice soddisfatto per il riscontro avuto da aziende e territori che rappresentano “la vera forza di questa manifestazione“. E aggiunge:
“L’obiettivo è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia, dall’altro sul prodotto italiano all’estero“.
Una manifestazione che, per l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese, vuole essere un “vettore del Made in Italy“.
IL SUCCESSO DELLA COPAGRI
Buyer esteri, wine tasting, showcooking e i tanti momenti di confronto con i rappresentanti delle istituzioni hanno affollato lo spazio espositivo della Copagri dove hanno potuto degustare e apprezzare la grande varietà e qualità dei vini messa in mostra dall’ampia selezione delle cantine associate presenti.
Particolare interesse hanno suscitato le degustazioni organizzate dalla Confederazione, così come gli approfondimenti legati ai temi di maggior interesse inerenti al comparto vitivinicolo, quali la certificazione di qualità e sostenibilità, senza dimenticare la consulenza, oggetto di un accordo siglato dalla Copagri con SEF Consulting, che va ad aggiungersi al protocollo siglato nell’ambito della fiera con DNV e Valoritalia.
Molto soddisfatto Tommaso Battista, presidente della Copagri, che ha visto il grande successo registrato dallo spazio della Confederazione sia in termini di pubblico che da parte dei buyer internazionali.
I numerosi partecipanti hanno infatti avuto la possibilità di “toccare con mano” la straordinaria varietà e qualità dei vini presentati e messi in mostra delle cantine del Belpaese.
Ed è proprio per valorizzare il grande lavoro portato avanti quotidianamente dai tanti vitivinicoltori che fanno grande il Made in Italy nel mondo, sottolinea Battista, che la Copagri ha siglato degli accordi di collaborazione per promuoverne la qualità e la sostenibilità.
Il protocollo d’intesa con DNV e VALORITALIA punta proprio a sostenere e promuovere la diffusione della cultura e dell’approccio sostenibile nella gestione dei processi e della catena di fornitura, nonché la certificazione della qualità e dell’ambiente delle aziende del settore agroalimentare.
“La crescita demografica che, secondo recenti stime, farà crescere la popolazione mondiale fino a 9 miliardi nel 2050 impone un aumento del 70% della produzione di cibo, mettendo in discussione la capacità di produrre, in maniera sicura, abbastanza cibo da soddisfare le crescenti esigenze.
Tommaso Battista, presidente della Copagri
Per questo, è sempre più importante che le aziende dimostrino il loro impegno nel migliorare continuamente la sostenibilità dei propri prodotti e servizi, garantendo produzioni sempre più sostenibili, in particolare dal punto di vista ambientale, con un occhio sempre attento alla qualità, vero e proprio fiore all’occhiello dell’agroalimentare nazionale”.
Potrebbe interessarti anche: I GIOVANI E L’AGRICOLTURA