Durante la quinta edizione della Biennale di Architettura di Chicago, lo studio Skidmore, Owings & Merrill (SOM) ha presentato Bio-Blocks, un’alternativa al cemento tradizionale, composto di alghe, che potrebbe essere usato per la produzione di mattoni innovativi.
UN MATERIALE EFFICACE
Lo studio SOM ha realizzato un’installazione all’interno del The Mews, nel distretto di Fulton Market. Ha assemblato questo materiale del futuro usando le tradizionali tecniche di costruzione in muratura, così da dimostrare quanto l’applicazione di Bio-Blocks in edilizia è semplice e immediata.
Infatti, l’esperimento ha evidenziato la praticità e facilità di impiego di questo materiale perché può essere installato usando le tecniche convenzionali. Inoltre, l’innovativo bio-cemento non richiede l’utilizzo di particolari strumenti né l’acquisizione di specifiche capacità.
LA RICERCA E I FINANZIAMENTI
Bio-Blocks è costituito da alghe e sviluppato in collaborazione con Prometheus Materials. Questo bio-cemento è stato realizzato da un team di scienziati e ingegneri dell’Università del Colorado a Boulder, su richiesta del Dipartimento della Difesa. La nascita di questo materiale ecosostenibile ha portato alla costituzione della Prometheus Materials, istituita con l’obiettivo di riuscire a commercializzare il prodotto.
L’interesse per questi blocchi di bio-cemento è altissimo tanto da aver ricevuto da subito finanziamenti vicini agli 8 milioni di dollari, da parte della Microsoft Climate Innovation Fund, dalla società europea di venture capital Sofinnova Partners e dallo stesso studio di architettura SOM.
COME FUNZIONA
Come funziona Bio-Blocks? Il processo si avvale della bio-cementazione fotosintetica. Le microalghe si combinano con acqua, luce solare e CO2 così da ottenere questo innovativo bio-cemento, un composto organico molto simile a quello prodotto dai coralli per costruire la barriera corallina o per creare i gusci delle ostriche.
Questo materiale non solo è in grado di abbattere le emissioni derivanti dalla produzione ma sequestra direttamente altra CO2, arrivando ad una riduzione stimata di circa il 90% rispetto ai prodotti cementizi convenzionali.
Una volta miscelato con l’aggregante si otterrà un bio-cemento perfetto per l’edilizia a zero emissioni con le stesse proprietà meccaniche, fisiche e termiche del calcestruzzo tradizionale.
Bio-Blocks è una tecnologia che può essere utilizzata in edilizia semplicemente in sostituzione del calcestruzzo. Se questo materiale venisse impiegato su vasta scala, gli studiosi ipotizzano una riduzione delle emissioni globali di CO2 fino all’8%.
PER UN’EDILIZIA SOSTENIBIE
Questo bio-cemento è attualmente in fase di valutazione ma è già protagonista di alcuni specifici progetti come alternativa alle tradizionali unità di muratura in calcestruzzo ad alta intensità di carbonio, comunemente utilizzate nelle costruzioni moderne. Bio-Block ha tutte le caratteristiche utili per innescare importanti cambiamenti nel mondo dell’edilizia, della fabbricazione e della progettazione per un ambiente più sostenibile e salubre.
Il presidente di Prometheus Materials, Loren Burnett, ha dichiarato:
“Questo progetto dimostra come lo sviluppo, la progettazione e la costruzione del prodotto possano unirsi per affrontare la crisi climatica in modo significativo”.
Scott Duncan di SOM ha affermato:
“Estendendo la nostra storia di ricerca sui materiali e prototipazione alla Biennale di Architettura di Chicago, BioBlock Spiral introduce la nostra collaborazione con Prometheus Materials per sviluppare un’alternativa a base di alghe e a zero emissioni di carbonio come alternativa ai blocchi di cemento che si trovano ovunque nei nostri edifici e nelle nostre città”.