Oggi, 12 dicembre, si celebra la Giornata internazionale della copertura sanitaria universale, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2012 con l’obiettivo di promuovere sistemi sanitari efficienti in grado di fornire cure e servizi accessibili ovunque e di qualità per tutti.
HEALTH FOR ALL
La copertura sanitaria universale è inclusa tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottati dalle Nazioni Unite. Lo slogan ufficiale della campagna per questa giornata è #HealthForAll perché si vuole sottolineare il fulcro del problema. Infatti, dai dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità emerge che “metà della popolazione mondiale non ha ancora accesso ai servizi sanitari essenziali, più di 100 milioni di persone ogni anno vivono in condizioni di povertà per sostenere spese per l’assistenza sanitaria e oltre 930 milioni investe il 10% del proprio budget familiare in spese mediche”.
PIÙ SALUTE PER TUTTI
Il tema dell’edizione di quest’anno è “Salute per tutti: Tempo di azione”. Questo perché il nostro mondo continua a cambiare e crescono le minacce per la nostra salute a causa di varie problematiche globali come i cambiamenti climatici. È fondamentale che i paesi possano investire in sistemi sanitari resilienti ed equi in grado di garantire un livello di assistenza sanitaria per tutti.
LA SITUAZIONE ATTUALE
La comunità mondiale ha confermato il suo impegno per il raggiungimento di una copertura sanitaria universale per tutto il mondo con l’adozione della Dichiarazione politica delle Nazioni Unite sull’UHC, avvenuta il 21 settembre 2023. Questo deve spingerci ad azioni immediate e concrete in grado di raggiungere tutti coloro che hanno bisogno di aiuto.
Il UHC2030 ha realizzato un portale finalizzato a raccogliere i dati relativi all’impegno che i paesi stanno profondendo per il raggiungimento di una copertura sanitaria universale (UHC). Attraverso queste elaborazioni è possibile valutare in modo trasparente ed oggettivo i passi avanti fatti per il raggiungimento di questo scopo comune.
La copertura sanitaria universale, infatti, deve diventare una prerogativa per i governi, il settore privato, le ONG e per tutta la società civile perché la salute e il benessere non devono diventare un privilegio per pochi perché sono un diritto universale per tutti.
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