È possibile accedere al bonus ristrutturazioni a patto che i lavori siano finalizzati alla conservazione del patrimonio edilizio esistente. Di seguito il parere dell’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate è tornata ad approfondire il tema del bonus ristrutturazioni grazie a un quesito posto da un contribuente tramite “La Posta di FiscoOggi”.
Nel caso trattato, un contribuente ha spiegato che intende effettuare dei lavori di ristrutturazione su un immobile accatastato nella categoria F/4, ovvero quella relativa alle unità immobiliari in corso di definizione. A tal proposito il contribuente si è, quindi, rivolto a Fisco per chiedere se può fruire del bonus ristrutturazioni.
In risposta, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, nel rispetto di tutte le altre condizioni previste dalla normativa, la risposta al dubbio posto dal contribuente è affermativa, pertanto è possibile ottenere il bonus ristrutturazioni anche per gli interventi realizzati su un’unità immobiliare censita in categoria F/4, a condizione che dal titolo abitativo risulti che le opere edilizie siano finalizzate alla conservazione del patrimonio edilizio esistente e non in un intervento di nuova costruzione.
L’Agenzia spiega che le unità in corso di definizione identificano porzioni di fabbricato esistenti ed individuati catastalmente, per le quali deve essere soltanto definita la consistenza e la destinazione d’uso, così come chiarito anche nella Circolare n. 17/2023.
Infine, il Fisco evidenzia che per poter beneficiare del bonus ristrutturazioni in casi come quello esaminato, è necessario che al termine dei lavori l’immobile sia accatastato in una delle categorie catastali ammesse al beneficio (immobili residenziali e relative pertinenze).