Secondo il Global Data Protection Index, realizzato da Dell Technologies in collaborazione con Vanson Bourne, cyberattacchi, perdite di dati e problemi di accesso ai dati hanno causato, nel 2023, almeno un’interruzione del sistema informatico in molte aziende con conseguenze economiche rilevanti.
Le violazioni della sicurezza informatica sono, infatti, un serio ostacolo alle imprese. Il 40% delle stesse, infatti, indica gli attacchi esterni come la causa principale di perdita di dati o di interruzioni dei sistemi aziendali e oltre la metà delle aziende colpite (55%) ha identificato fonti esterne, come e-mail di spam o phishing, clic su link sospetti, credenziali utente compromesse e dispositivi mobili violati, come primo punto di ingresso per i cyberattacchi.
Le conseguenze economiche di queste interruzioni sono significative: in media le interruzioni con perdita di dati hanno avuto un costo di circa 2,61 milioni di dollari, 26 ore di inattività imprevista e una perdita di dati media di 2,45 terabyte (TB) solo nel 2023. Cifre raddoppiate rispetto all’anno precedente che sono passate da 0,66 nel 2022 a 1,41 milioni di dollari.
SICUREZZA INFORMATICA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) si sta dimostrando una risorsa strategica per migliorare la sicurezza informatica. I dati raccolti mostrano che più della metà degli intervistati ritiene l’integrazione della GenAI un mezzo efficace per migliorare la protezione informatica delle aziende. Questo perché l’IA generativa può, ad esempio, essere utilizzata per rilevare schemi di comportamento anomali che possono indicare la presenza di una minaccia informatica, generare risposte automatiche a incidenti di sicurezza o creare sistemi di autenticazione più sofisticati.
Sebbene questi siano tutti punti a favore, però, valutare le complessità che possono sorgere con l’introduzione di questa tecnologia. L’88% degli intervistati ritiene che la sua adozione possa generare un quantitativo di nuovi dati molti elevati e un valore di specifici tipi di dati più elevato. Questo rappresenterà per le aziende sia una sfida che un’opportunità. Se da un lato, la gestione e l’analisi di questi dati richiederà strumenti avanzati e competenze specialistiche per garantirne un utilizzo sicuro ed efficace, dall’altro avere dati sempre più specifici può aiutare a migliorare comprensione delle minacce e portare a un rafforzamento delle strategie di cybersecurity.
Per poter cogliere, quindi, le opportunità che l’Intelligenza Artificiale Generativa può portare, le organizzazioni devono farsi trovare pronte ad affrontare l’aumento del volume di dati e assicurarsi che le proprie infrastrutture siano in grado di sostenere e proteggere efficacemente queste nuove risorse informative.
“La crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale generativa e l’espansione della stessa in ambienti ibridi e multicloud hanno messo la resilienza informatica e il ripristino efficace degli incidenti al centro dell’agenda di qualsiasi azienda a livello mondiale.
Filippo Ligresti, vice presidente managing director di Dell Technologies Italia
Continua a espandersi il perimetro che ogni azienda è chiamata a proteggere, così come le minacce informatiche crescono in frequenza e sofisticatezza, mettendo a rischio la stessa continuità operativa e causando ingenti danni economici. Il compito di proteggere i dati e applicazioni critiche è ormai uno dei pillar fondamentali della strategia di business di qualsiasi azienda e gli investimenti impiegati per rilevare le minacce e per definire risposte rapide, grazie all’AI e all’automazione, sono fondamentali per mitigare al meglio gli attacchi”.