IL PROGETTO INNOVATIVO PER IL TRASPORTO DI MATERIALE SANITARIO
Quale impatto può avere l’Intelligenza artificiale sul futuro prossimo della sanità italiana? In che direzione stanno andando i nuovi progetti innovativi sulle tematiche sanitarie? Quale impatto economico può avere l’apporto della IA sui costi sanitari nazionali? Sono questi alcuni dei quesiti principali che il nostro paese si pone in vista dei prossimi anni con la consapevolezza che tanto andrà fatto per rimanere al passo con le altre nazioni non solo europee ma mondiali.
TEMPI STRETTI
Il nuovo cambio di passo sul piano tecnologico sta influenzando in maniera impattante la quotidianità di determinate aree in tutto il globo e il grande rischio è che l’Italia possa rimanere, colpevolmente, troppo indietro rispetto al progresso. Per questo motivo, di pari passo con l’innovazione tecnologica, si sta cercando di dare un’accelerata sia dal punto di vista legislativo e normativo ma anche nella pratica concreta. Su questa lunghezza d’onda, allora, si inserisce perfettamente il progetto “Crawford” che ha ottenuto un finanziamento attraverso il bando “Accordi per l’Innovazione”. Stiamo parlando di un’idea ben strutturata che punta all’utilizzo di droni autonomi nel trasporto di materiale sanitario sensibile. Uno sguardo al futuro, quindi, che vuole unire le esigenze della quotidianità con una sensibile riduzione nei tempi d’attesa e nei costi di consegna. Grazie al supporto dell’Intelligenza artificiale e delle stazioni di ricarica lungo il percorso, i droni sarebbero destinati al trasporto prioritario di sangue, farmaci ma anche organi e vaccini attraverso distanze anche considerevoli.
IL PROGETTO CRAWFORD
“Advanced services and networks for air drone transport” questo il nome completo del progetto Crawford che si è aggiudicato un finanziamento considerevole dopo aver superato la lunga e minuziosa fase di valutazione prevista dal bando “accordi per l’Innovazione”. Come evidenziato in precedenza, l’idea rappresenta una vera rivoluzione nell’universo dei trasporti in ambito sanitario. Per tragitti medio-lunghi, infatti, i droni potrebbero diventare il mezzo più veloce per il trasporto di organi umani, sacche di sangue, vaccini, farmaci ma anche materiale di soccorso medico. L’intero progetto è coordinato da un team molto variegato formato da Wakala srl, Consoft Informatica srl, Università del Salento e Università della Calabria.
QUALCHE DETTAGLIO
Entrando nel dettaglio progettuale, l’obiettivo è di rendere il trasporto tramite droni completamente autonomo attraverso percorsi assegnati ed aggiornati in tempo reale grazie all’intelligenza artificiale. Tutto questo verrebbe monitorato costantemente attraverso l’invio di informazioni dirette da parte del dispositivo che, naturalmente, viaggerebbe in assoluta sicurezza senza arrecare alcun danno e con la possibilità di potersi ricaricare durante il tragitto. Sembra un progetto quasi utopistico e in realtà, nasce da un’esigenza impellente che accomuna tutto il territorio italiano: la scarsità di mezzi d’emergenza e di trasporto sanitario.
Da qui l’idea di voler investire sui droni per perseguire determinati obiettivi concreti: ridurre le tempistiche mantenendo integre le merci, garantire i tempi di consegna evitando il traffico su strada, ridurre i costi e i consumi, migliorare i servizi di assistenza per la cittadinanza. Considerando le enormi potenzialità del progetto e le opportunità che ne deriverebbero, il team ideatore punta a coinvolgere una clientela variegata: dalle strutture sanitarie, agli addetti al trasporto merci passando anche per studi medici e farmacie. L’investimento totale ed approvato per il progetto Crawford è pari a sei milioni di euro.