Una recente ricerca dell’Università di Trento ha rivelato come le formiche riescano a spostarsi in modo ordinato anche in presenza di flussi elevati, evitando fenomeni di congestione. Questo studio potrebbe fornire preziose indicazioni per migliorare la mobilità dei veicoli autonomi sulle strade intelligenti.
LA RICERCA
Il 14 gennaio 2025, due docenti dell’Università di Trento, Marco Guerrieri e Nicola Pugno, hanno pubblicato uno studio sulla rivista “Transportation Research Interdisciplinary Perspectives” che esplora i movimenti delle formiche. Questi piccoli insetti, noti per la loro organizzazione sociale avanzata, sono stati osservati su un tratto di 30 centimetri, pari a cento volte la loro lunghezza. Le immagini registrate sono state analizzate con tecniche di intelligenza artificiale, in particolare algoritmi di deep learning, per tracciare la traiettoria e la velocità di ogni singolo insetto.
METODOLOGIA
I ricercatori hanno monitorato il movimento di una comunità di formiche utilizzando un tratto di 30 centimetri, equivalente a cento volte la lunghezza di ciascun esemplare. Le immagini dei movimenti delle formiche sono state catturate e successivamente analizzate con tecniche avanzate di intelligenza artificiale. In particolare, sono stati utilizzati algoritmi di deep learning per identificare ogni singolo insetto e tracciarne la traiettoria e la velocità nel tempo. Questo approccio ha permesso di ottenere dati dettagliati sui movimenti delle formiche e di comprendere meglio le dinamiche del loro spostamento.
I RISULTATI
Le formiche seguono percorsi identificati da ferormoni, tracce chimiche lasciate da un leader. Come spiega Guerrieri, queste “si muovono come un plotone, cioè a piccola distanza e in file parallele, senza manovre di sorpasso“. Questo comportamento permette loro di evitare rallentamenti e congestioni, anche in presenza di flussi elevati. I ricercatori hanno osservato che le formiche sono tra i pochi animali capaci di seguire percorsi con un doppio senso di marcia, simile al traffico sulle nostre strade, mantenendo comunque un ordine impeccabile.
IMPLICAZIONI PRATICHE
Secondo Guerrieri, le strategie delle formiche potrebbero essere applicate alla mobilità umana, in particolare per i veicoli a guida autonoma (CAVs) su strade intelligenti. I veicoli potrebbero comunicare tra loro o con l’infrastruttura stradale, creando una marcia in plotoni coordinati. Questo approccio potrebbe migliorare i livelli di servizio e ridurre le emissioni inquinanti.
In pratica, i veicoli autonomi potrebbero utilizzare segnali simili ai ferormoni per comunicare e coordinare i loro movimenti, evitando così fenomeni di “stop and go” e migliorando l’efficienza del traffico.
CONCLUSIONI
Lo studio dell’Università di Trento offre una nuova prospettiva sulla gestione del traffico, ispirata dal comportamento delle formiche. Le loro strategie di movimento potrebbero rivoluzionare la mobilità urbana, rendendola più efficiente e sostenibile.
L’applicazione di queste strategie ai veicoli autonomi potrebbe portare a una significativa riduzione delle congestioni stradali e delle emissioni inquinanti, migliorando al contempo i livelli di servizio per gli utenti.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare l’articolo al seguente link: https://doi.org/10.1016/j.trip.2025.101331.
Fonte: comunicato stampa Università di Trento
