L’industria mondiale del mare accoglie la decisione dell’IMO di considerare l’innovativa proposta del settore marittimo finalizzata a velocizzare la ricerca e lo sviluppo a sostegno della decarbonizzazione del comparto.
UN PROGETTO MONDIALE
I governi di tutto il mondo analizzeranno i dettagli del programma di 5 miliardi di dollari che sarà attuato dal nuovo Comitato internazionale per la ricerca e lo sviluppo marittimo (IMRB). L’obiettivo è accelerare l’introduzione di tecnologie a zero emissioni per il trasporto via mare.
Il lavoro dei governi ha già portato all’attenzione molti legittimi interrogativi a cui l’IMO dovrà rispondere. Le analisi condotte hanno portato all’attenzione importanti interrogativi su:
- la governance e la supervisione dell’IMO;
- la necessità di considerare l’impatto economico che questa evoluzione potrebbe avere sugli Stati;
- la necessità di affrontare gli interessi dei paesi meno sviluppati (PMS) e delle “Small Island Developing States” (SIDS).
LE COLLABORAZIONI
Il trasporto marittimo mondiale vuole collaborare con i governi per sostenere e velocizzare questa iniziativa: è prioritario rendere l’IMRB operativo entro il 2023.
Ogni nuova conquista che si farà nell’ambito tecnologico comporterà un incremento di investimenti e di imprese coinvolte nel cambiamento. Una sinergia complessiva consentirà una riduzione dei costi futuri per la realizzazione del progetto e la decarbonizzazione potrà avvenire molto più velocemente.
UN’OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA GLOBALE
Si parte con un finanziamento base di 5 miliardi di dollari ma il progetto dovrebbe creare nuove opportunità per tutto il comparto marittimo e non solo: questa evoluzione coinvolgerà ingegneri, società energetiche, cantieri navali, istituzioni finanziarie e produttori di macchinari e impianti.
I punti più importanti della proposta del Comitato internazionale per la ricerca e lo sviluppo marittimo (IMRB) sono:
- L’IMRB sarebbe soggetto alla supervisione dell’IMO e avrebbe il compito di accelerare la ricerca e lo sviluppo di combustibili green, nuove fonti di energia, sistemi di propulsione e altre tecnologie che consentirebbero la riduzione dei gas serra;
- Un Fondo internazionale per la ricerca marittima (IMRF) fornirebbe i finanziamenti necessari all’industria per la realizzazione dei programmi di ricerca e sviluppo dell’IMRB;
- Tutti i soggetti interessati come fornitori di energia, società tecnologiche, istituzioni e fondazioni di ricerca e sviluppo possono partecipare e contribuire al lavoro del Comitato;
- L’IMRB dovrebbe lavorare al progetto per i prossimi 10-15 anni realizzando proposte e iniziative che consentiranno alle imprese interessate di fornire tecnologie e servizi utili al raggiungimento dell’obiettivo entro il 2050.
Tra gli armatori internazionali che promuovono la proposta troviamo oltre il 90% della flotta mercantile mondiale. Tra questi abbiamo: Bimco, Cruise Lines International Association, Intercargo, Interferry, International Chamber Of Shipping, Intertanko, International Parcel Tankers Association e World Shipping Council.
UN MARITTIMO PIÙ GREEN
L’IMRB dovrebbe diventare il motore propulsore per il cambiamento marittimo. Dovrà coordinare le attività di tutti coloro che lavoreranno alla realizzazione del progetto accelerando gli step necessari al raggiungimento della decarbonizzazione entro il 2050.
L’intera industria marittima riconosce la complessità senza precedenti di questo progetto e le implicazioni associate. Un lavoro condotto in modo integrato e ben coordinato consentirà il raggiungimento dell’obiettivo entro il termine stabilito.
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