Tutto è cominciato un pomeriggio di Dicembre. Sono in smartworking, come tanti lavoratori in questo strano e difficile anno. Lavorare da casa nel periodo più frenetico per i rinnovi dei clienti e le scadenze, non è il massimo, ma quest’anno va così, e siccome mia moglie ha alcune riunioni pomeridiane, mentre lavoro devo anche seguire un po’ i bambini…cosa non molto facile. Fatto sta che ogni due minuti uno dei due a turno esce dalla cameretta per venire a chiedermi qualcosa. La più insistente è la grande, Elena:
“Papà… se uno cade e si fa male che assicurazione deve avere?”. “Una polizza infortuni”, dico io senza pensarci troppo.
“E se produco delle cose?“. Distrattamente domando: “Che cosa produco?”. “Mmmhhh – fa lei arricciando il naso – tante cose diverse”. Mi sbrigo a dire: “Una RC Prodotti“.
Penso di averla liquidata ma lei va avanti: “E se guido una cosa che non è una macchina?”. Io: “É una bici?”. Lei: “No, non è nemmeno una bici”. Io: “Ha una targa?”. Ci pensa un po’ sù e poi fa: “No, non ha una targa”. “Allora ti serve una RC Terzi“. “Terzi… “, ripete lei un po’ dubbiosa.
“…E… se porto delle cose e arrivo in ritardo?”. “Un’assicurazione che si chiama Directors and Officers“. “Okey – continua lei – e se mi rubano delle lettere o delle e-mail?“. Sono sul punto di chiederle perchè mai dovrebbero rubarle queste cose, ma mi trattengo e le dico che spesso si utilizza un’assicurazione che si chiama Cyber. A quel punto fa capolino Gregorio, il piccoletto di casa e dice: “E se mi rubano tutte le cose che ho preparato?“. Adesso la mia curiosità vince su tutto, faccio finta di nulla e rispondo che esiste l’assicurazione per il furto e, aggiungo, anche per gli incendi o altri eventi che possono danneggiare le cose.
I bambini sorridono e scappano via, ed io lentamente li seguo. Fortunatamente la porta è socchiusa e riesco ad intravederli seduti al tavolino mentre Elena scrive qualcosa e Gregorio tutto emozionato la guarda dondolando. “Cosa state combinando voi due?”. “Una sorpresa per Babbo Natale“, dice Gregorio mentre Elena si affretta a coprire il disegno. “Okey, posso aiutarvi?”. “Siiiii”, continua Gregorio dopo aver dato uno sguardo alla sorella che era più titubante. Contavo sul suo entusiasmo, perciò mi inginocchio vicino al loro tavolino e mi faccio spiegare. “Stavamo pensando che quest’anno invece del latte coi biscotti, volevamo fare una sorpresa a Babbo Natale quindi abbiamo deciso di aiutarlo a farsi le assicurazioni giuste per la sua attività. Zio dice sempre che i tuoi consigli lo hanno aiutato tanto allora volevamo fare la stessa cosa”.
“Allora, vediamo un po’ come aiutare Babbo Natale. – comincio – … Diciamo che, più o meno, le assicurazioni che servono alla sua ditta, Babbo Natale potrebbe farle attraverso qualsiasi Compagnia di assicurazioni. Quello che possiamo fare noi è essere i Broker di Babbo Natale: aiutarlo a capire come far si che le cose rischiose accadano il meno possibile e anche a vedere come proteggersi al meglio. É questo che facciamo noi broker“. Li vedo un po’ incerti ma attenti e trepidanti. Allora continuo cercando le parole più semplici che posso trovare: “Questa cosa di considerare i rischi e i pericoli e di capire come proteggersi al meglio e poi anche di vedere che assicurazione va fatta ha un nome inglese, si chiama Risk Assessment“.
Ormai ho tutta la loro attenzione: “Adesso vediamo come si può fare: per esempio per auto-proteggersi dai furti dei regali durante le consegne, magari mentre entra in una casa e lascia la slitta fuori, potremmo dire a Babbo Natale di suddividere i regali di alto valore in diversi sacchi, anzi, se sono smontabili addirittura di smontarli e mettere i pezzi in sacchi differenti. Per proteggersi mentre si cala nei camini o entra dalle finestre potremmo consigliargli delle imbragature e delle ventose e tanti altri dispositivi che potrebbero ripararlo da una serie di pericoli. Per proteggere la sua casa, che è anche la sede della sua attività potremmo consigliargli allarmi e altre cose tecnologiche. In altre parole, se vogliamo davvero aiutarlo conviene che gli diciamo prima tutte le cose che può fare per ridurre al minimo i rischi, quelli che rimangono, poi, lo aiutiamo ad assicurarli“.
Non so bene cosa sia riuscito a fargli capire, ma siamo tutti stanchi e andiamo a dormire. Della cosa non se ne parla più, fino a ieri sera, quando per caso trovo la loro sorpresa per Babbo Natale: un foglio con scritto:
Caro Babbo Natale, quest’anno vogliamo farti una sorpresa speciale che si chiama risc assement. É una cosa che sa fare nostro papà. Serve per proteggerti e poi dopo si fa un’assicurazione. Noi non sappiamo farlo molto bene, perciò ti lasciamo la mail di papà che è alberto.montuori@gbsapri.it così puoi scrivergli e lui ti aiuta. Grazie per i regali che ci stai portando.
Buon Natale,
Elena e Gregorio
bellissima complimenti