Per proteggere il Made in Italy e consentire ai consumatori l’acquisto di tartufi certificati direttamente dai cavatori, l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani ha messo a punto l’app Truffle Market che, grazie alla tecnologia blockchain, ne certificherà l’autenticità.
Il rapporto tra tecnologia blockchain e agroalimentare si fa sempre più stretto. Cresce il numero delle aziende che utilizza questa tecnologia per certificare e salvaguardare i prodotti nostrani. Grazie alla garanzia di tracciabilità lungo tutta la filiera, infatti, la tecnologia blockchain riduce di molto la possibilità di frodi alimentari, migliorando anche la sicurezza per il consumatore.
Ed è proprio per fermare la vendita di tartufi esteri, venduti come italiani, e difendere al contempo le eccellenze Made in Italy, che AssoTartufai ha sviluppato Truffle Market.
“Questa app ci mette in contatto diretto con i consumatori di tutto il mondo, che oggi vogliono degustare il tartufo italiano conoscendone la provenienza. Oltre al Tuber aestivum, arriva dall’estero in grandi quantità nel nostro paese anche il Tuber Bellonae, una specie molto simile e commestibile ma di cui in Italia non è consentita la commercializzazione. La tracciabilità via Blockchain è un passo in avanti nella difesa delle eccellenze di cui il nostro paese è custode”.
Riccardo Germani, presidente dell’Associazione Nazionale tartufai Italiani
100% MADE IN ITALY
Truffle Market è già attiva e consente la vendita di tartufi certificati e garantiti 100% italiani. La consegna, per garantire le qualità organolettiche del prodotto, verrà effettuata entro 48 ore e con l’utilizzo di contenitori appositi. Il certificato di provenienza, fornito direttamente dal cavatore, garantirà specie, peso, giorno di raccolta e provenienza. I tartufai ammessi alla vendita sono i soci di AssoTartufai (circa 200 mila) e quelli scelti dai presidenti regionali.
L’app, avviata e presieduta da Enad Germani e sviluppata da Oak Innovations, è stata presentata nei giorni scorsi al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
“In attesa che il settore sia normato, iniziative come questa vanno nella direzione di garantire una sempre maggiore tracciabilità e sicurezza. Con l’acquisto diretto dal cavatore si tutela il nostro Made in Italy e si evita che tartufi provenienti da altri paesi possano essere venduti come italiani.
Utilizzando la tecnologia Blockchain valorizziamo le nostre eccellenze e nello stesso tempo la professionalità dei cavatori che sono dei custodi del territorio. In questo senso si tratta di un’iniziativa anche all’insegna della tutela ambientale”.
Gian Marco Centinaio, sottosegretario Mipaaf con delega al settore