Da giorni si susseguono notizie sconfortanti riguardanti numerosi e vasti incendi in Sardegna. Ma qual’è la Sardegna che brucia? Si tratta di migliaia di ettari di terreni distrutti, che nel loro fumo portano proventi, progetti, sacrifici, fatica e investimenti.
Eventi di questo tipo, in ogni loro espressione e dislocazione geografica, ormai non rappresentano più eccezioni o accadimenti rari, tuttavia questa consapevolezza non sempre corrisponde alla diffusione di una cultura della gestione del rischio che ponga nella giusta prospettiva l’attenzione alla prevenzione e alla sicurezza…
Nonostante l’incremento della frequenza e la vastità delle catastrofi naturali, ambientali e dei relativi danni, la percezione delle aziende cresce più lentamente. L’idea che questi eventi possano non coinvolgerle in prima persona sembra più forte del rischio di poterne essere travolti.
Perciò, se da una parte è importante promuovere una cultura dove gli investimenti rivolti alle coperture assicurative vengano correttamente interpretati come tali e non vissuti come costi, la tendenza deve essere quella di andare sempre di più nella direzione del trasferire parte dei rischi alle compagnie di assicurazione.
LA SFIDA PER LE COMPAGNIE
D’altro canto, la sfida per le compagnie assicurative sarà quella di mantenere circoscritto l’aumento dei tassi e il relativo costo delle polizze per trasformare l’aumento del rischio in aumento della domanda di coperture assicurative.
Il mercato assicurativo globale sta attraversando da tempo una fase di “hard market”. Le nuove politiche assuntive hanno infatti portato ad una capacità assicurativa differenziata e selettiva su base regionale, spesso con l’esclusione di alcune garanzie dalla copertura al momento del rinnovo e/o con un notevole aumento dei tassi e, quindi, del costo delle polizze.
LA FUNZIONE DEGLI ENTI E DELLE REALTÀ TERRITORIALI
La posizione degli enti e dei soggetti territoriali – cooperative, associazioni di categoria etc. – è, come sempre, costruttiva e di sostegno rispetto a tutte le realtà di cui sono riferimento. Un esempio di ciò è desumibile dalle posizioni assunte dalla Copagri.
COPAGRI
La Copagri, esprime vicinanza e solidarietà a tutti i cittadini e i produttori agricoli colpiti e informa che gli uffici regionali e territoriali stanno seguendo costantemente l’evolversi della situazione, offrendo piena e totale collaborazione a tutti coloro che dovessero averne bisogno.
“In un momento in cui si sta prendendo sempre più coscienza dell’importanza della sostenibilità e della riconversione ecologica in chiave green, appaiono ancora più impressionanti le drammatiche immagini che arrivano dalla Sardegna… con danni incalcolabili all’agricoltura e alla pastorizia, attività che storicamente rappresentano il fiore all’occhiello dell’economia isolana… Nell’affidarci alle autorità preposte affinché facciano piena chiarezza sulle cause dell’incendio, non possiamo che ribadire l’importanza di tutelare l’ecosistema forestale, alla base di tutte le attività del comparto primario e di una larga fetta dell’economia, e di tutelare conseguentemente l’imprescindibile ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio, come si sta cercando di fare con un Ddl di questo tenore, attualmente all’esame della Commissione Agricoltura del Senato, che riprende in larga parte i contenuti di analoghe leggi regionali fortemente promosse dalla Copagri”.
Franco Verrascina – Presidente Copagri
COPAGRI SARDEGNA
“Ci troviamo di fronte a una situazione drammatica, con danni economici e sociali difficili da stimare nell’immediato, ma che si possono quantificare già in diverse centinaia di milioni di euro, vista la grande quantità di campi agricoli e strutture andate completamente distrutte, senza contare la perdita di animali, l’evidente rischio per la popolazione – sono diverse migliaia i cittadini sfollati – e soprattutto l’irrecuperabile danno arrecato alla biodiversità della nostra splendida terra…
Serviranno anni per ricostruire il patrimonio boschivo che si sta letteralmente volatilizzando in queste ore, la cui perdita è di una gravità inaudita e va a colpire un settore già messo alle corde dalle problematiche ataviche che da anni frenano lo sviluppo dell’agricoltura…
Non possiamo pertanto che concordare con le parole del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che parlando di un dramma di proporzioni enormi, ha annunciato la sua intenzione di chiedere al Governo un sostegno economico immediato per ristorare i danni, prevedendo in particolare che una quota del PNRR sia subito destinata a finanziare un grande progetto di riforestazione dell’Isola”.
Ignazio Cirronis – presidente Copagri Sardegna
NUOVE PROSPETTIVE
Speriamo che per il futuro anche gli Enti, le cooperative e le associazioni possano essere sempre più coesi e aiutino a sviluppare e diffondere una cultura della gestione del rischio più efficace ed efficiente, traghettando le realtà delle quali si “occupano”, in una nuova dimensione di sicurezza e prevenzione.