Il mondo dell’agricoltura viene messo ancora a dura prova, dopo la serie di sfide che ha dovuto affrontare a causa del Covid-19 ora deve fare i conti con il maltempo.
“Dopo il nubifragio di pochi giorni fa, che aveva già causato ingenti danni al primario regionale, quantificabili in diversi milioni di euro, le province di Vicenza e di Verona questo fine settimana sono di nuovo finite sott’acqua; una tromba d’aria, infatti, accompagnata da grandine e pioggia, si è abbattuta su numerose zone del Veneto, radendo quasi completamente al suolo vigneti, frutteti e provocando danni anche agli immobili”. Si legge in un comunicato di Copagri, Confederazione produttori agricoli, del 31 agosto, uscito a seguito del maltempo dei giorni scorsi che si è abbattuto sulla Regione Veneto.
Il presidente della Copagri, Franco Verrascina, afferma: “parliamo di diversi milioni di euro di danni, che vanno ad aggiungersi al già salato conto pagato la scorsa settimana da una zona particolarmente vocata, che rischia ora serie ripercussioni, anche a livello di indotto”.
Sempre la Confederazione rende noto, sulla base delle segnalazioni dei propri associati, che: “dalle uve per la produzione del vino Bardolino al Soave, passando per kiwi, mele, cereali e ortaggi, nulla si è salvato nelle aree più colpite dal maltempo”.
“Sempre nel veronese, la grande forza del vento ha causato pesanti danni anche a Soave, Fittà, Illasi e Mezzane, dove ha buttato per terra interi filari di viti, tranciando gli ancoraggi degli impianti; un disastro analogo si è verificato anche a Lavagno e Caldiero, così come a Zevio, dove sono state colpite mele e pere”, conclude il comunicato.
In una precedente intervista, proprio il presidente Verrascina ci aveva illustrato il punto della situazione sull’agricoltura nel nostro paese.