Negli ultimi anni, complice l’accelerazione digitale, il numero delle startup ha registrato un picco nella crescita: imprese innovative, giovani e altamente tecnologiche che vengono considerate una preziosa risorsa per la crescita del paese. Purtroppo, però, nonostante il loro grande potenziale di sviluppo, il tasso di fallimento è alto: a seconda del territorio oscilla tra il 90 e il 95%.
Ma ci sono modi per districarsi tra un tasso così alto di fallimento e i rischi a cui queste neo imprese vanno incontro? A tal proposito alcuni consigli utili arrivano dal ceo e founder di Mamazen, primo Startup Studio italiano nato a Torino nel 2018.
“Gli errori principali sono l’assenza di una validazione oggettiva, una mancanza di progettazione dei round di investimento e della relativa diluizione delle quote. E, soprattutto, la mancanza di feeling tra founder. Prima di lanciare una startup è necessario individuare un bisogno ben definito a cui rispondere. E avere una chiara idea sul come risolverlo”.
Farhad Alessandro Mohammadi, founder e CEO di Mamazen
ANALISI DI MERCATO
Senza una richiesta da parte del mercato, il tasso di fallimento della startup è altissimo. Prima di concretizzare le proprie idee e lanciarsi nella realizzazione delle stesse, sarebbe opportuno fare un’analisi delle tendenze e delle richieste dei consumatori. Mohammadi spiega infatti come “uno dei motivi principali del fallimento di una startup è la mancanza di un bisogno di mercato“.
LE GIUSTE COMPETENZE
Per sviluppare nel modo migliore i propri progetti occorre individuare tutte le competenze necessarie ed inserirle nel proprio gruppo di lavoro. Partire infatti con un team completo consente di effettuare una distribuzione dei ruoli e dei compiti senza sobbarcarsi tutto il lavoro sulle spalle. Optando per una soluzione “one man only”, infatti, i rischi di un possibile fallimento aumentano. Gli startup-studio solitamente individuano tra le figure da inserire per “un’organizzazione solida” innovatori, esperti di prodotto, esperti di marketing e un network di investitori.
OBIETTIVI CHIARI E STRATEGIE DI FUNDING
“Il mercato è spietato” e per poter sopravvivere una startup deve avere i propri obiettivi ben definiti ma anche una “visione chiara nella progettazione dei round di investimento”. Per far crescere la propria azienda, infatti, occorre liquidità per questo motivo occorre impostare ed attuare le migliori strategie di funding e stabilire regole chiare che permettano di tutelare sia l’azienda che gli investitori.
EVITARE LA STATICITÀ
Le esigenze di mercato sono sempre in continua evoluzione e per questo un fattore importante è saper cambiare e modificare ciò che non funziona. Per rimanere competitivi è fondamentale “saper ridisegnare le proprie priorità e saper cambiare strada al momento opportuno”.
MITIGAZIONE DEL RISCHIO
Insieme a tutti i consigli forniti, un altro fattore importante che non va dimenticato è l’importanza del Risk management. Proprio per la loro natura temporanea e destrutturata le startup vanno incontro a rischi sempre nuovi. Solo un’analisi attenta e specifica al proprio settore di business permette una mitigazione del rischio tutelando i giovani imprenditori e permettendo loro di dedicarsi allo sviluppo delle proprie idee e portarle al successo.
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