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AD EMPOLI DAI RIFIUTI SI PRODURRÀ METANOLO ED IDROGENO

Un progetto tutto green quello di Alia, azienda per la gestione dei servizi ambientali della Toscana Centrale, che prevede la trasformazione dei rifiuti non riciclabili in un gas di sintesi (syngas) da quale si potrà ottenere poi metanolo e idrogeno a basso impatto carbonico.

Il nuovo Distretto circolare di “riciclo chimico” che avrà sede ad Empoli dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno. Ad affiancare Alia in questo progetto, che prevedrà un investimento da 400 milioni, ci sarà Maire Tecnimont con la sua controllata MyRechemical, società dedicata alla valorizzazione chimica delle plastiche non riciclabili e ai processi “Waste to Chemical”.

Alberto Irace, Amministratore Delegato di Alia:

Sarà possibile spingere ancora più avanti i limiti della capacità di recuperare materia dagli scarti e dai rifiuti solo con più tecnologia e innovazione. Abbiamo sviluppato, per questo, una partnership strategica con Maire Tecnimont, il meglio nella tradizione della chimica italiana.
Questo è un esempio di alleanza strategica per la circolarità in cui si uniscono Maire Tecnimont, Zignago, Suez ed Alia, eccellenze della tecnologia e dell’industria, per disegnare e realizzare il futuro sostenibile
”.

L’impianto sarà in grado di processare 256.000 tonnellate all’anno di rifiuti e produrrà 125.000 tonnellate all’anno di metanolo e 1.400 tonnellate all’anno di idrogeno. La tecnologia di conversione chimica utilizzata permetterà di recuperare recuperare quei rifiuti che non possono essere riciclati meccanicamente o altri tipi di rifiuti secchi indifferenziabili (Combustibile Solido Secondario – CSS).

Alessandro Bernini, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont e di NextChem:

Questa è una tra le iniziative waste-to-chemical più interessanti che Maire Tecnimont sta sviluppando in Italia. È la prima applicazione a livello mondiale di uno schema tecnologico integrato che consente la produzione di metanolo da rifiuti per la mobilità sostenibile e di idrogeno per sostituire il metano nei processi di produzione del vetro, consentendo sia il riciclo che la simbiosi industriale. Risponde al bisogno centrale dell’economia circolare e crea le basi di una nuova era del rifiuto come risorsa”.

Il distretto circolare dovrebbe sorgere vicino alla vetreria Zignago e agli impianti Revet (controllata di Alia Servizi ambientali) che raccoglie, seleziona e prepara per il riciclo gli imballaggi di plastica, vetro, alluminio, acciaio e tetrapak differenziati di oltre 200 Comuni toscani.

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