Se avete in programma una vacanza nel nostro splendido Sud Italia, non potete farvi sfuggire una visita nella città di Cosenza , “città dei Bruzi”.
Situata nella valle del fiume Crati nel punto di confluenza con il Basento, le origini di Cosenza risalgono al IV secolo a.C. Nel corso dei millenni e dei secoli la città ha subito l’influenza di tutti gli stili e delle culture che l’hanno attraversata.
Nota come l'”Atene della Calabria” per aver dato i natali a Parrasio e Telesio, dotti cosentini per cui la città fu culturalmente famosa, Cosenza fu dominata prima dai Longobardi e poi dai Bizantini, con il nome di Constantia, e quindi dai Normanni.
IL FASCINO MEDIEVALE DI COSENZA
Il centro storico della città ha mantenuto un aspetto tipicamente medievale con stradine strette e scalinate che si inerpicano sulla collina sulla cima della quale si trova il Castello.
Inizieremo la nostra passeggiata da una delle più belle piazze italiane: Piazza XV Marzo con il Teatro Comunale, il Palazzo del Governo e l’Accademia Cosentina (la più antica accademia filosofica e umanistica d’Italia fondata nel 1511) con la statua di Bernardino Telesio importante filosofo cosentino.
Poco lontano troveremo la Cattedrale di Santa Maria Assunta, riconosciuta nel 2012 come patrimonio dell’UNESCO. L’esterno è in stile gotico mentre il suo interno è in stile romanico – barocco in netta discordanza fra loro. Ammireremo tanti oggetti preziosi fra l’Icona della Vergine del Pilario, protettrice di Cosenza.
Saliremo fino al Castello Normanno – Svevo, eretto intorno all’anno 1000 sul Colle Pancrazio (uno dei sette su cui è costruita la città), imponente roccaforte di Federico II di Svevia, parzialmente distrutto da un terremoto agli inizi del Seicento e poi ancora tra Ottocento e Novecento. Dal Castello si abbraccia un ampio panorama sulla conca di Cosenza e sui monti della Sila.
Continuando la nostra camminata incontreremo una città dove l’antico incontra il moderno. Sarà emozionante visitare il Museo Multimediale di Villa Rendano e l’installazione permanente “Cosentia Itinera”, che in sette sale multimediali ripercorre la storia di Cosenza attraverso miti, leggende, arte ed eventi.
Altra tappa da non perdere nella Cosenza contemporanea è il monumentale Ponte di Calatrava, progettato dall’archistar Santiago Calatrava che unisce le due sponde del Crati fra centro e periferia con un’arpa gigante in acciaio di 104 metri.
La passeggiata all’insegna dell’arte contemporanea continua per Corso Mazzini, il “salotto buono” della città, dove troveremo numerose sculture contemporanee del MAB – Museo all’Aperto Bilotti, nato da una donazione nel 2006 di Carlo Bilotti collezionista d’arte e mecenate cosentino di nascita e americano di adozione.
CUCINA LOCALE
La cucina di Cosenza è ricca e variegate e si caratterizza per i sapori genuini e decisi della tradizione contadina. Per finire la nostra giornata, tra i numerosi piatti tipici, vi consigliamo di assaggiare la ‘nchiambara, una specie di frittella/frittata senza uova fatta con pastella alla quale viene aggiunta la cipolla. Un piatto povero ma saporito.