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ALTAMEDICA e i TAMPONI MOLECOLARI PRIVATI

Altamedica Healtcare Center vince il ricorso al TAR e apre uno spiraglio sulla strada per effettuare i tamponi molecolari nasofaringei e orofaringei per la diagnosi del virus Sars-CoV-2, presso i laboratori privati.

Il Prof. Claudio Giorlandino, direttore sanitario di Altamedica, prevede che in questo modo: “I cittadini potranno eseguire i test in tempi rapidi, senza file, e avere risposte nel giro di 24 ore, con la garanzia di massima affidabilità. I tamponi potranno essere eseguiti su prenotazione online, con richiesta del medico, anche in assenza di sintomi, a un prezzo inferiore rispetto a quello erogato dalle strutture private di altre Regioni d’Italia”. Del resto in Altamedica: “Eseguiamo già tamponi di tipo antigenico, circa 500 al giorno: i test vengono eseguiti in orario serale, dalle 18 alle 23, per garantire l’assoluta protezione e separazione dei pazienti”.

UNA LUNGA STRADA

La “battaglia” legale-amministrativa di Altamedica, con il sostegno dello Studio Vinti & associati, è iniziata a ridosso della prima ondata di pandemia.

Ne ripercorriamo brevemente i momenti salienti:

  • A Giugno una prima ordinanza del TAR del Lazio accoglie l’istanza di sospensione del divieto proposta da Altamedica.
  • A Luglio il ribaltamento del giudizio, da parte del Consiglio di Stato.
  • Finalmente il 26 ottobre la sentenza definitiva del TAR che, accoglie il ricorso.

Fino a questo momento, la Regione Lazio permetteva lo svolgimento dei tamponi molecolari esclusivamente alla Sanità pubblica. Sicurezza, tracciabilità, uniformità delle metodologie diagnostiche, carenza di reagenti e molte altre questioni avevano portato la Regione alla creazione della rete CORONET. Tale rete, di fatto, deteneva il monopolio della pratica dei tamponi escludendo dalla questione la Sanità privata. Ad essa rimaneva la possibilità di effettuare i test sierologici che, al netto di un’attendibilità spesso controversa, evidenziano solo se il paziente è entrato in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi della malattia.

I TAMPONI RAPIDI

Un primo passo era già stato fatto all’inizio di Ottobre. Allora molti centri privati hanno ottenuto la possibilità di svolgere perlomeno l’attività dei tamponi cosiddetti rapidi. Presumibilmente le motivazioni di questa apertura sono correlate alla necessità di alleggerire il sistema sanitario regionale dell’enorme carico derivante dall’ingente richiesta di tali tamponi. Le sole strutture pubbliche, nonostante i numerosi e lodevoli sforzi, non sembravano riuscire a soddisfare il servizio (nemmeno con i numerosi drive-in instituiti). Abbiamo visto, sentito, letto delle interminabili ore di attese nelle macchine (e forse le abbiamo anche fatte) allo scopo di effettuare il tampone, e delle lunghe attese per i risultati, che di fatto hanno fermato per giorni la vita di intere famiglie.

LA QUESTIONE DEI REQUISITI

A seguito della sentenza del TAR, la Regione ha provveduto ad organizzare il documento riepilogativo dei requisiti necessari per ottenere le autorizzazioni allo svolgimento dei tamponi molecolari. Questo sembra essere un terreno ancora poco chiaro, ma il Prof. Avv. Vinti dichiara: “Già si parla, purtroppo, della richiesta di requisiti del tutto illogici, come quello di svolgere 5000 tamponi al giorno (considerando che lo Spallanzani ne fa più o meno 1000 al giorno)“. Ad ogni modo, prosegue: “Stiamo lavorando e speriamo di arrivare a una soluzione ragionata. Ci auguriamo, nel dialogo che non vogliamo manchi mai con la Regione, che questa sentenza sia ottemperata immediatamente e che la Regione non frapponga ostacoli pretestuosi per limitare l’attività dei privati in questo settore.

ALTAMEDICA E IL DIRITTO ALLA SALUTE

Il Professor Claudio Giorlandino ha portato avanti per mesi con grande determinazione il ricorso contro la Regione per l’annullamento dei provvedimenti che escludevano la sanità privata dalla pratica dei tamponi molecolari. Il progetto è stato focalizzato sul fondamento dell’intero impianto del sistema sanitario: il “principio cardine del diritto alla salute declinato mediante la libertà di scelta delle cure e del soggetto che le presta”.

Già a Giugno, lo stesso Prof. Avv. Vinti dichiarava: “L’azione proposta ha tutelato innanzitutto il diritto dei cittadini a disporre della più ampia gamma di servizi sanitari preziosi per la tutela della salute. D’altronde è la nostra costituzione che riconosce la sussidiarietà orizzontale (quindi il coinvolgimento dei privati) quale principio cardine dell’organizzazione dei servizi sanitari (art. 118)”.

Come cittadini d’Italia e del Lazio ci uniamo all’augurio dello stesso Prof. Avv. Vinti: “speriamo che questa sentenza possa davvero porre fine alla battaglia ideologica ingaggiata solo nel Lazio, che ha distratto energie dalla battaglia vera, quella contro il virus, alla quale Altamedica vuole continuare a partecipare stando in prima linea”.

ECCO IL VIDEO DELL’INTERVISTA AL PROF. GIORLANDINO

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