IL PROGETTO SCIENTIFICO, IL CONVEGNO INTERNAZIONALE E LA PUBBLICAZIONE DI UNA RACCOLTA DI CONTRIBUTI ORIGINALI SULLO STUDIO INTEGRATO DI REPERTI ARCHEOLOGICI IN ARGENTO, IN PIOMBO, IN RAME.
Si è concluso la scorsa settimana il convegno internazionale “Archeo.Metalli/Archaeo.Metals (Ag, Pb, Cu), giacimenti, circolazione, metallurgia monetale. Tecniche di analisi per l’archeologia e la numismatica: prospettive interpretative e ricerche in corso (Napoli-Assergi, 13-14 settembre 2023)” organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dal nodo dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – CHNet (Cultural Heritage network), la rete dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per i beni culturali. Informazioni sul programma sono consultabili al link https://archeometalli.sites.lngs.infn.it/.
Le due giornate del convegno si sono svolte, rispettivamente, nella sede del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Federico II” e presso i Laboratori del Gran Sasso, con la partecipazione di oltre 70 ricercatori ed esperti provenienti da differenti Atenei e Centri di Ricerca italiani ed europei. Al centro dell’incontro sono state le problematiche legate allo studio dei giacimenti minerari, della circolazione dei metalli e della metallurgia, con riferimento alle tecniche di analisi archeometriche in uso per l’archeologia e la numismatica, alle prospettive interpretative e alle ricerche in corso.
ARCHEOMETRIA
L’archeometria, l’insieme di metodi di indagine che si avvale delle conoscenze e delle tecniche di indagine di altre scienze e si affianca all’archeologia nello studio dei reperti archeologici, ha avuto recentemente un forte impulso anche grazie all’utilizzo di procedure e strumentazioni sviluppate e utilizzate nel campo della chimica e della fisica delle particelle. Come sottolineato dai curatori del programma scientifico, Emanuela Spagnoli (DSU-UniNA) e Stefano Nisi (INFN-LNGS-CHNet) si è mirato in questa occasione soprattutto a favorire un proficuo e ampio dibattito interdisciplinare tra archeologi, numismatici, chimici, fisici, geologi, restauratori e conservatori museali e del patrimonio culturale-ambientale.
CONVEGNO E PROGETTO SCIENTIFICO
Il convegno si aggancia al progetto scientifico Archeo.Metalli (2021-2023) diretto da Emanuela Spagnoli e Stefano Nisi, di cui rappresenta una prima tappa di riflessione sui risultati raggiunti. L’iniziativa è nel suo complesso inedita e di primaria importanza, in primo luogo, per le tematiche di studio affrontate con approccio pluridisciplinare.
“L’attenzione si è concentrata su reperti metallici in piombo, in argento e in rame, di provenienza archeologica da aree del bacino del Mediterraneo occidentale e databili da età preromana ad età post antica e in questo ambito sono stati presentati importanti risultati di indagini archeometriche condotte da differenti gruppi di ricerca al lavoro sulle pratiche estrattive e metallurgiche, sulla tipologia e destinazione delle produzioni antiche, con specifica attenzione anche agli usi monetari (dati di produzione, circolazione e conservazione delle monete)”.
Emanuela Spagnoli – Archeologa e Professoressa di Numismatica presso DSU-UniNA
“Le sofisticate tecniche analitiche disponibili qui ai Laboratori e utilizzate normalmente per la selezione dei materiali ultrapuri necessari per la realizzazione dei nostri esperimenti per lo studio del Cosmo si prestano ad essere impiegate efficacemente per l’analisi di reperti archeologici dando un supporto fondamentale all’interpretazione storico-archeologica. Ad esempio, la misura della composizione isotopica del piombo contenuta in un reperto metallico permette l’identificazione del sito di estrazione del minerale anche dopo millenni” conclude Nisi (cfr. comunicato stampa: https://www.lngs.infn.it/it/news/archeo-metalli-lngs-14-09; vedi anche https://www.studiumanistici.unina.it/convegno-internazionale-archeo-metalli-napoli-assergi-13-14-settembre-2023/)
Stefano Nisi – Responsabile del Nodo CHNet- LNGS
L’ARCHEOLOGIA INCONTRA LE SCIENZE “ESATTE”
Il successo dell’iniziativa, nel suo complesso, è stato rilevante sia per il numero delle adesioni e dei partecipanti, sia per l’apporto qualitativo dei contributi presentati, a ulteriore testimonianza della opportunità di un incontro costruttivo tra il mondo dell’archeologia e quello delle scienze cosiddette esatte (o ‘dure’). Tale aspetto è parso rafforzato anche da dimostrazioni pratiche come la presentazione del Cosmic Ray Cube, “un telescopio in grado di visualizzare il passaggio di particelle contenute nello sciame di raggi cosmici che continuamente arrivano sul suolo terrestre” (Misura della rate di muoni cosmici | OCRA | infn.it): la novità di questo approccio diagnostico di tipo non-distruttivo apre ad importanti studi di caratterizzazione microstratigrafica dei materiali con la possibilità di realizzare muografie degli oggetti archeologici. Come è stato sottolineato dagli organizzatori, questa può dunque essere considerata la prima tappa di un percorso di incontri e collaborazioni che certamente darà anche in futuro risultati molto soddisfacenti per i singoli studiosi e per gli enti di ricerca coinvolti.
Significativo a tal fine risulta anche l’impegno a pubblicare il volume “Archeo.Metalli (Ag, Pb, Cu). Materiali e tecniche di analisi per l’archeologia e la numismatica. Ricerche in corso: strumenti, schede e documenti” a cura di S. Nisi ed E. Spagnoli, NAUS editore (ISBN 978-88-7478-085-3; ISBN 978-88-7478-086-0). Presentato alla comunità scientifica il 13 settembre, all’apertura dei lavori del convegno, il testo è open source (consultabile online) e su richiesta è anche acquistabile in formato digitale o a stampa (cfr. https://www.naus-editoria.it/prodotto/archeo-metalli-ag-pb-cu-materiali-e-tecniche-di-analisi-per-larcheologia-e-la-numismatica/).
IL VOLUME
Il volume raccoglie trentuno contributi su problematiche di studio poste dalla ricerca storica, archeologica e numismatica riguardo a tre metalli: argento, piombo e rame. Il titolo scaturisce dalla valenza duplice del lemma, declinato come archeologia e come archeometria nel quadro settoriale dell’interesse scientifico sui metalli, aperto alla varietà delle ‘archeologie’ per lo studio della cultura materiale. Da questi testi emergono aspetti inediti e di significativo rilievo anche per quanto riguarda il taglio programmatico degli interventi.
La specificità di questa pubblicazione, accolta nella collana “Archeologie” dell’editore Naus, è che non si limita ad una edizione dei “pre-atti”. Come recita il titolo, il volume offre una raccolta delle più recenti evidenze in tema di approccio archeometrico ai materiali metallici di provenienza archeologica e fornisce dunque strumenti, schede e documenti che hanno ampliato la base di confronto e dibattito del convegno su un ampio ventaglio di ricerche in corso.
I lavori si sono conclusi con la visita ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso guidata da ricercatori-specialisti che collaborano con l’INFN-LNGS e seguita da un nutrito gruppo di partecipanti su due turni.
articolo a cura di:
Mirco Di Marta, Alessandra Margheron, Viviana Nocerino