Tante le novità introdotte dalla Legge di Bilancio, una fra queste è il bonus idrico 2021. Approfondiamo di cosa si tratta e come funziona.
Il 30 dicembre 2020, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n.138 intitolata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”, è entrata in vigore la cosiddetta Legge di Bilancio, la quale ha prorogato e introdotto numerose misure e bonus riguardanti la casa.
Una delle novità introdotte è il bonus idrico 2021, noto anche come bonus bagno e riqualificazione idrica 2021. Si tratta di un nuovo contributo economico, pari a € 1.000, che premierà tutti coloro che decideranno di sostituire i vecchi rubinetti, vasi sanitari o docce con nuove apparecchiature a limitazione di flusso d’acqua, provvedendo così alla riqualificazione energetica dei servizi igienici domestici della propria abitazione.
L’obiettivo di questa agevolazione è chiaramente quello di incoraggiare il rinnovamento del sistema idrico nelle abitazioni, incentivando l’installazione di sistemi che permettono il risparmio di acqua. A tal proposito è stato istituito dal Ministero dell’Ambiente un “Fondo per il risparmio di risorse idriche” di 20 milioni di euro per il 2021.
Nello specifico, il bonus idrico è stato inserito nell’articolo 1, commi dal 61 al 65 e, come specificato dal comma 62: “Alle persone fisiche residenti in Italia è riconosciuto, nel limite di spesa di cui al comma 61 e fino ad esaurimento delle risorse, un bonus idrico pari ad euro 1.000 per ciascun beneficiario da utilizzare, entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.”
I beneficiari potranno, quindi, utilizzare il suddetto bonus entro il 31 dicembre 2021 per le spese previste e riportate nel comma 63:
a) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
b) la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Per quanto concerne le modalità e i termini per poter ottenere questo tipo di agevolazione, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, il Ministero dell’Ambiente emanerà un apposito decreto che spiegherà tutti i dettagli dell’agevolazione.