DRAMMA quotidiano O SIMBOLO di inclusione?
Oggi è la giornata dei calzini spaiati.
Ebbene si, ma non fatevi strane idee: non è stata istituita per chi come me – e milioni di persone – si ritrovano sacchetti di calzini che non hanno più i loro compagni, persi chissà dove, presi dal vento mentre erano a stendere in balcone o peggio ancora inghiottiti dalle lavatrici che, si sa, sono ghiotte di calzini! Non è nata per celebrare la sbadataggine umana – sebbene in fondo senza di essa non si sarebbe potuta avere l’idea. Questa giornata colorata è nata per promuovere ed educare all’accettazione del diverso e quindi all’inclusività.
I calzini spaiati personalmente li avrei messi alla base di una mia eventuale collezione moda, proprio perché chi te lo fa fare di farli uguali se comunque sono destinati a spaiarsi? Invece, proprio loro, che ci scaldano i piedi, ci fanno pendant con altri accessori, ci accompagnano nelle giornate qualunque cosa facciamo: sono stati eletti simbolo dell’inclusione sociale.
COME SI PARTECIPA?
Come si partecipa alla giornata? L’importante per partecipare è indossare calzini diversi tra loro: per forma colore, materiale etc. Poi chi vuole può postarli sui social o condividerli dal vivo – una pratica ormai sempre più vintage e perciò prossima a diventare trendy – con i suoi gruppi sociali di riferimento (famiglia scuola ufficio).
L’idea è semplice e ovviamente i primi da coinvolgere sono i bambini, perchè possano capire che se non si è uguali fa lo stesso, anzi, la diversità senza dubbio arricchisce. Questo, in un mondo con confini sempre più labili e culture sempre più mixate e composite, ci sembra un ottimo punto di partenza.
L’assunto alla base di tutto è che siamo tutti come calzini, ognuno ha la sua trama, i suoi colori, la sua forma e perché no anche la sua puzza, e se fossimo tutti uguali sai che noia???