In occasione della recente pubblicazione del Rapporto Eduscopio 2022/23 – redatto dalla Fondazione Agnelli in cui vengono valutati i migliori percorsi formativi d’Italia – Salvatore d’Amico, Presidente del Gruppo Tecnico “Education e capitale umano” di Confitarma ha voluto lanciare un messaggio ai tutti i giovani che si affacciano alle carriere del mare e alle loro famiglie sulle importanti opportunità occupazionali e di carriera nel settore marittimo.
I dati di Eduscopio, nonostante il tasso di occupazione nazionale sia in calo in conseguenza della pandemia, mostrano confortanti livelli di occupabilità dei diplomati degli Istituti tecnici. Soprattutto per quelli dedicati a Trasporti e Logistica (gli ex Istituti nautici) dove – sottolinea d’Amico – i numeri sono in costante miglioramento rispetto al passato.
E prosegue. “Non è superfluo ricordare che l’indice di occupazione dei diplomati nautici nell’arco dei 24 mesi successivi al conseguimento del diploma è decisamente sottostimato, perché lo studio non può tener conto di alcune peculiarità del settore”. Infatti, per i diplomati del nautico è previsto un periodo di addestramento della durata di 12 mesi a bordo delle navi come Allievi Ufficiali e alternati di formazione a terra per diventare Ufficiali della Marina Mercantile.
“Molti dei diplomati di questi Istituti – sottolinea Salvatore d’Amico – scelgono di svolgere questo addestramento proseguendo il loro percorso formativo all’interno degli ITS, i cui iscritti vengono classificati nel rapporto Eduscopio alla stregua dei disoccupati e dei NEET. Questo lungo periodo di addestramento è obbligatoriamente previsto dalla Convenzione STCW e generalmente non si conclude entro 24 mesi dal conseguimento del diploma. Ciò nonostante, il periodo obbligatorio di navigazione a bordo in qualità di Allievo Ufficiale costituisce, di fatto, già un primo inserimento nel percorso di carriera che, consentendo di conseguire l’abilitazione professionale di Ufficiale, apre le porte a notevoli opportunità lavorative”.
Una volta diventato Ufficiale di coperta o di macchina, i giovani hanno la possibilità di raggiungere rapidamente ulteriori importanti traguardi di carriera ed elevati livelli retributivi. Con la possibilità, inoltre, di una seconda vita professionale a terra, successiva a quella di bordo. “Le aziende del cluster marittimo – evidenzia d’Amico – hanno sempre più bisogno, nei loro uffici di terra, di Comandanti e Direttori di macchina in possesso delle competenze e dell’esperienza acquisite a bordo”.
Per questo le carriere marittime rappresentano una grande opportunità per i giovani, uomini e donne, soprattutto nelle regioni meridionali, storicamente vocate alle professioni del mare.
Occorre urgentemente – ribadisce il Presidente del Gruppo Tecnico “Education e capitale umano” di Confitarma – abbattere le barriere che di fatto ostacolano l’accesso dei giovani alle carriere marittime. “È necessario sostenere con risorse pubbliche i giovani che vogliono intraprendere le carriere del mare (finanziando, almeno in parte, i corsi obbligatori di Basic Training) e adottare quelle riforme, da troppo tempo attese dalle parti sociali, volte a semplificare e aggiornare i requisiti di accesso anche ad alcune figure di sottufficiali e comuni, come elettricisti, operai meccanici, tankisti, gasisti, cuochi equipaggio, camerieri, etc.”.
Queste azioni – conclude – darebbero nuova linfa all’industria armatoriale, contribuendo a incrementare significativamente l’occupazione marittima italiana.