Per contrastare la crisi climatica la decarbonizzazione è fondamentale e questo si applica anche al settore dell’edilizia che, da solo, è responsabile di quasi il 40% delle emissioni totali. In questo panorama di ricerca di soluzioni che possano abbattere le emissioni nel comparto edile c’è il progetto cHOMgenius, sviluppato dal Dipartimento ABC del Politecnico di Milano in partnership BFC Sistemi srl, WHITEAM srl ed il supporto di 20 aziende nazionali ed internazionali, la collaborazione di UNI (Ente nazionale italiano di unificazione) e finanziato in parte grazie al Progetto Smart Living della Regione Lombardia.
Con cHOMgenius si vuole dare nuova vita ai vecchi container HC dismessi per trasformarli in “abitazioni intelligenti”. Un progetto virtuoso che rientra appieno nel concetto di economia circolare applicata al living che permette di ridurre del 50% la CO2 prodotta rispetto ad un edificio tradizionale.
In una recente intervista rilasciata a Infobuildenergia, la prof.ssa Elisabetta Ginelli del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano ha spiegato com’è nato il progetto cHOMgenius.
“Abbiamo immaginato questo progetto tantissimo tempo fa. Studiamo il tema della flessibilità tecno tipologica nell’ambito della residenza sociale da sempre, poiché lo giudichiamo un concetto passe partout per la qualità che deve essere garantita nel tempo, in grado di intersecare prestazioni spaziali e tecnologiche.
È un tema di grande attualità perché legato al risparmio ed alla valorizzazione delle risorse, al cambiamento delle esigenze degli abitanti, all’economia circolare, e permette di sviluppare delle soluzioni progettuali smontabili e trasformabili, in cui il materiale si può recuperare, modificando la disposizione e l’uso dello spazio, eliminando sfridi e rifiuti”.
LE SPECIFICHE DEL PROGETTO
Il progetto sviluppa un sistema costruttivo off-site, con tecnologia a secco, interamente smontabile e a flessibilità morfologica che utilizza come struttura portante elementi modulari dismessi (HC shipping container).
Il prototipo di 125 mq è composto da una porzione a due piani e una a doppia altezza ed è stato realizzato a Busnago (MB) nella sede di BFCSistemi. Per la sua costruzione sono stati utilizzati componenti e prodotti multifunzionali industrializzati a certificazione ambientale, assemblati con tecniche a serraggio.
Inoltre, l’edificio/prototipo è completamente autonomo grazie alla presenta di pompa di calore, cogeneratore, pannelli solari, celle elettriche, accumuli inerziali e impianti elettrici in bassissima tensione (24V). Il core è un modulo energetico integrato, con controllo IA, con algoritmo predittivo e aperto all’IOT.
Il risultato è un edificio, frutto di ricerca e innovazione, volto alla salvaguardia dell’ambiente che può rispondere alle esigenze date dall’attuale momento di crisi.
DOVE TUTTO È RICICLABILE
Con cHOMgenius si bypassa il concetto di “demolizione selettiva” – sottolinea la prof.ssa Ginelli – per rivolgersi ad uno di “smontaggio selettivo”, al riutilizzo e alla valorizzazione dei componenti, con tutti i vantaggi, in termini economici e ambientali, che queste azioni comportano. Infatti, tutti i prodotti impiegati, possiedono una quota di materiale riciclato ed essendo completamente smontabile è possibile riutilizzare e riciclare tutti i componenti.
Non ci si può esimere dal rispetto dei principi dell’economia circolare soprattutto – prosegue – se si ha chiara coscienza del valore etico del progetto e della valenza ‘politica’ che possiede. L’affrontare le crisi non in termini emergenziali ma progettando con studio, ricerca, ragione e innovazione, controllando la coerenza tra azioni selezionate e obiettivi stabiliti, è una scelta imprescindibile se si vuole garantire il futuro. Azione in cui si deve considerare sinergicamente e contemporaneamente la dimensione ambientale, sociale ed economica valoriale.
ABITAZIONE E NON SOLO
La professoressa Ginelli sottolinea come cHOMgenius è un progetto innovativo che, nonostante nasce come prototipo di abitazione, può essere destinato anche ad altre destinazioni funzionali. Infatti, oltre ad avere un basso impatto ambientale, è personalizzabile secondo le proprie esigenze. Presenta, inoltre, importanti caratteristiche di sicurezza antisismica (grazie ad un dispositivo di dissipazione appositamente progettato), risparmio energetico e totale uso di fonti di energia rinnovabili.
“Crediamo che la definizione di edificio intelligente non possa limitarsi alla sola presenza della domotica, peraltro esistente in cHOMgenius, ma che, in questo momento di grave crisi ambientale l’intelligenza di un edificio si debba misurare sulle scelte costruttive, di prodotto, di impianti affinché si raggiunga un risultato basato su un modello realmente relazionale. Credo che proporre soluzioni di questo genere e lavorare percorrendo questa strada faccia la differenza”.
Elisabetta Ginelli