“In Lombardia, come in molte altre regioni del Centro-Nord del Paese, la campagna irrigua 2022 si sta concludendo con pesanti ripercussioni sui raccolti, con perdite nell’ordine del 40%“. Lo sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere in una lettera inviata al Presidente della Regione Attilio Fontana e agli assessori regionali all’agricoltura Fabio Rolfi e agli Enti Locali Massimo Sertori.
L’emergenza idrica e l’assenza di piogge – spiega Cavaliere – ha, in alcuni casi, rewso impossibile la raccolta dei prodotti per le aziende agricole, considerato che in alcune zone della Regione già nella terza settimana di luglio è stata interrotta la fornitura idrica.
Nonostante gli sforzi messi in atto dalla Regione per attenuare l’impatto di tale criticità sulle spalle dei produttori agricoli per il presidente della Copagri Lombardia occorre mettere in atto un intervento urgente e straordinario della Regione che possa sgravare le aziende agricole dal pagamento dei costi dell’acqua di irrigazione. Infatti, spiega Cavaliere, in molti casi gli agricoltori sono stati costretti ad acquistare – a prezzi più che raddoppiati – acqua da altre fonti di provenienza.
“La drammatica crisi idrica che sta vivendo l’agricoltura del Settentrione, infatti, va ad aggiungersi ai noti incrementi record dei prezzi di produzione e all’impennata delle tariffe energetiche, che si sommano alle ripercussioni dell’emergenza pandemica e della crisi russo-ucraina; tutti questi fattori stanno contribuendo a minare la sopravvivenza di migliaia di aziende agricole”, rimarca il presidente, ad avviso del quale “è necessario lavorare per accordare una moratoria e un annullamento dei pagamenti dei costi dell’acqua”.
E conclude sottolineando che occorre anche adoperarsi per sostenere finanziariamente i Consorzi di Bonifica, intervenendo per compensare le conseguenze economiche delle minori entrate, legate alla sensibile riduzione dei volumi di acqua movimentati”.