“I viticoltori pugliesi, al pari dei colleghi di diverse altre regioni della Penisola, si trovano da tempo a dover fare i conti con dinamiche di mercato apparentemente inspiegabili in base alle quali, a fronte di una produzione qualitativamente superiore rispetto allo scorso anno, con particolare riferimento al grado zuccherino, e di una riduzione quantitativa del 15% legata principalmente alle bizze del meteo, scontano una riduzione dei prezzi di mercato fino al 50% su base annua”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia, Michele Palermo durante l’incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia.
La delegazione Copagri guidata dal presidente e composta, fra gli altri, dal direttore regionale Alfonso Guerra, dal presidente della Copagri Taranto Erminio Campa e dal produttore vitivinicolo di Barletta Antonio Maglio, ha messo in luce le grandi difficoltà che i produttori vitivinicoli regionali stanno attraversano, stretti nella morsa tra gli aumenti record dei costi di produzione e gli incrementi delle tariffe energetiche.
Nella BAT i prezzi dell’uva da vino si attestano intorno ai 15 centesimi al kg. A queste condizioni – spiega il presidente – , sono centinaia e centinaia i produttori agricoli che rischiano di dover chiudere definitivamente i battenti. Oltre agli aumenti che hanno pesato perlopiù sui costi dei prodotti fitosanitari, infatti, devono scontrarsi anche con gravissimi fenomeni speculativi, che oltre a essere incomprensibili e ingiustificabili, appaiono anche immotivati, in ragione della grande qualità del prodotto.
“I produttori – rimarca Palermo – sono inermi e chiedono a gran voce un intervento immediato della Regione Puglia, finalizzato alla concessione di un sostegno urgente e concreto, che possa restituire ossigeno e fiducia ai tanti viticoltori vittime di speculazioni incomprensibili”.
Nel ringraziare Pentassuglia per l’incontro e per aver accolto le istanze presentate, il presidente della Copagri Puglia auspica di convocare a stretto giro il Comitato vitivinicolo per discutere sulle modifiche in ordine alle rese, così da raggiungere un migliore equilibrio in termini di remunerazione tra tutti i componenti della filiera vitivinicola.
Fonte: comunicato stampa Copagri