La Giornata internazionale della copertura sanitaria universale, celebrata ogni anno il 12 dicembre, è un’occasione per riflettere sull’importanza di garantire a tutti, ovunque, l’accesso ai servizi sanitari necessari senza affrontare difficoltà finanziarie. Questa giornata, istituita dalle Nazioni Unite nel 2012, promuove l’obiettivo di raggiungere una copertura sanitaria universale (UHC) entro il 2030, come parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
LA NECESSITÀ DELLA COPERTURA SANITARIA UNIVERSALE
La copertura sanitaria universale è essenziale per migliorare la salute globale e ridurre le disuguaglianze. Senza UHC, milioni di persone sono costrette a scegliere tra la salute e altre necessità di base, come il cibo e l’alloggio. La mancanza di accesso ai servizi sanitari può portare a malattie non trattate, epidemie e un aumento della povertà.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), metà della popolazione mondiale non ha ancora accesso completo ai servizi sanitari essenziali, e circa 2 miliardi di persone si trovano in difficoltà finanziarie o si sono impoverite a causa delle spese sanitarie dirette.
Negli ultimi anni, molti paesi hanno fatto progressi significativi verso l’UHC. Ad esempio, paesi come il Giappone e la Francia hanno sistemi sanitari che coprono quasi tutta la popolazione. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. In molte regioni del mondo, specialmente nei paesi a basso e medio reddito, l’accesso ai servizi sanitari è limitato e i costi possono essere proibitivi.
INVESTIRE IN SISTEMI SANITARI RESILIENTI
L’OMS sottolinea l’importanza di investire in sistemi sanitari resilienti, basati su una forte assistenza sanitaria di base, per ridurre il carico di malattie e prevenire milioni di morti aggiuntive ogni anno. Per questo motivo, sta collaborando con i paesi per riorientare i sistemi sanitari verso un’assistenza sanitaria di base che possa rappresentare un passo avanti verso una copertura sanitaria universale.
Questo approccio potrebbe fornire il 90% dei servizi sanitari essenziali e salvare 60 milioni di vite entro il 2030.
IL RUOLO DEL SETTORE ASSICURATIVO
Il settore assicurativo gioca un ruolo cruciale nella copertura sanitaria universale. Le assicurazioni sanitarie private possono integrare i servizi offerti dal sistema sanitario pubblico, coprendo aree specifiche come l’assistenza domiciliare per patologie croniche, la non autosufficienza, l’odontoiatria e la fisioterapia. Questo aiuta a ridurre i costi diretti che i pazienti devono sostenere per le cure mediche, rendendo l’accesso ai servizi sanitari più equo e sostenibile.
Inoltre, l’integrazione tra sanità pubblica e privata può migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario, ottimizzando le risorse e migliorando la qualità delle cure. Le compagnie assicurative mettono in comune i rischi attraverso la loro base associativa, garantendo che i costi delle cure siano distribuiti equamente tra tutti gli assicurati.
Infine, le assicurazioni possono contribuire alla formulazione di politiche che salvaguardino il carattere universale della sanità pubblica, promuovendo l’accesso equo ai servizi sanitari per tutti.
IL CONTRIBUTO DI OGNUNO DI NOI
Ognuno di noi può fare la propria parte per promuovere la copertura sanitaria universale. Possiamo sostenere politiche che favoriscono l’accesso equo ai servizi sanitari, partecipare a campagne di sensibilizzazione e donare a organizzazioni che lavorano per migliorare la salute globale.
La Giornata internazionale della copertura sanitaria universale è un promemoria che la salute è un diritto umano fondamentale e che insieme possiamo fare la differenza.
Potrebbe interessarti anche: CON I BAMBINI CRESCE L’ITALIA