Una delle principali sfide del nostro tempo è quello dell’approvvigionamento energetico. Le risorse a nostra disposizione, infatti, non riescono a tenere il passo con l’aumento della popolazione e la domanda di energia in costante crescita. Questo ha portato ad una serie di problemi, tra cui il cambiamento climatico, la dipendenza dai combustibili fossili e la scarsità di risorse energetiche.
Tuttavia, con soluzioni innovative e sostenibili, possiamo invertire la rotta. L’energia solare spaziale è una tecnologia che sta attirando l’attenzione di scienziati e ingegneri in quanto potrebbe fornire una fonte di energia pulita ed inesauribile.
Ma quanto è fattibile? I nuovi investimenti nelle tecnologie verdi stanno rendendo il progetto sempre più realizzabile.
L’astronauta britannico dell’ESA Tim Peake è uno dei sostenitori dell’energia solare spaziale e sostiene l’idea di far uso dei satelliti per “catturare” l’energia solare e trasmetterla sotto forma di microonde alle stazioni di terra.
Un satellite in orbita geostazionaria a circa 36.000 km sopra la Terra potrebbe, infatti, generare energia solare quasi tutto il giorno, tutti i giorni, indipendentemente dal tempo perché raccoglierebbe la luce solare che è dieci volte più intensa rispetto a quella sulla superficie terrestre.
I TRAGUARDI RAGGIUNTI
Si tratta di fantascienza? Forse no. Alcuni traguardi, infatti, sono già stati raggiunti. MAPLE, il prototipo progettato da Calth e lanciato a inizio anno, ad esempio, sembra poter trasmettere energia ai ricevitori nello spazio.
Anche un gruppo di ricercatori delle università di Surrey e Swansea ha condotto il primo studio di questo genere sull’argomento, dimostrando che i parchi solari orbitanti sono possibili. Inoltre, le celle solari sviluppate dagli stessi ricercatori, a base di tellururo di cadmio, sono ultraleggere e a basso costo, il che potrebbe risolvere il problema dei costi di investimento e permetterebbe la costruzione di grandi parchi solari nello spazio, garantendo così energia pulita alla Terra.
LA FATTORIA SPAZIALE SOLARE DELLA SPACE SOLARCHE
Non è da meno l’azienda tecnologica britannica Space Solarche ha recentemente annunciato la possibilità di avere una “fattoria spaziale solare” in orbita intorno alla Terra già entro il 2035. La fattoria progettata è lunga 2 chilometri e, grazie ai giganteschi pannelli solari, potranno raccogliere la luce solare 24 ore al giorno. La società punta a “offrire il 20% della fornitura energetica della Terra utilizzando 600 satelliti”. Un progetto, secondo loro, economicamente sostenibile grazie alle innovazioni nei lanci spaziali riutilizzabili.
“L’energia solare proveniente dallo spazio è da tempo considerata la fonte di energia pulita per eccellenza. Con questo progetto, potremo realmente contribuire all’obiettivo delle zero emissioni e ad un futuro sostenibile per il nostro pianeta,” ha sottolineato Alden.
Sam Alden, direttore di Space Solar
VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE
Non resta che attendere gli sviluppi futuri per vedere se questa tecnologia avrà il potenziale per far avanzare significativamente il settore delle energie rinnovabili fornendo una fonte stabile di elettricità, giorno e notte, utilizzando l’energia del sole. Non va dimenticato, però, l’impatto significativo sulle emissioni di CO2 che hanno i lanci, una sfida che deve essere affrontata per garantire un futuro sostenibile.
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