Iniziamo questo nuovo anno all’insegna del pensiero e della filosofia. Questo articolo è dedicato ad un’iniziativa singolare che ci ha trovato entusiasti. Si tratta dell’idea di Introdurre lo studio della filosofia già dai banchi delle elementari, questo è il cuore del progetto di una scuola romana, l’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca.
Alla base del progetto c’è l’idea che la filosofia possa aiutare lo sviluppo delle “life skills”, e chissà che la riforma della scuola italiana possa passare per il potenziamento del fattore «filosofia».
Un istituto romano vara la prima sperimentazione nazionale e dopo cinque anni di sperimentazione con successo nella scuola primaria, il prossimo anno scolastico assicura l’ora di Filosofia anche in tutte le classi delle medie nell’ambito dell’orario scolastico curricolare.
IL PROGETTO
All’inizio di Dicembre l’istituto Borgoncini Duca ha presentato il progetto «La filosofia a scuola prima del liceo-Pratica filosofica in classe dai 6 ai 14 anni». Questo programma, attivo dall’anno scolastico 2021-2022 nell’istituto romano, assicura un’ora di Filosofia nell’orario scolastico curricolare di tutte le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado attraverso il metodo Philosophy for Children. A presentare il progetto ospiti di eccezione: coordinati dal giornalista Francesco Vergovich.
PHILOSOPHY FOR CHILDREN
Il progetto gode del patrocinio e del supporto del Crif (Centro di indagine per la ricerca filosofica ente riconosciuto e autorizzato con un protocollo d’intesa dal Ministero dell’Istruzione). Grazie a questo supporto, nell’istituto Borgoncini Duca si applica già da qualche anno con rigore la didattica della Philosophy for Children, messa a punto nel 1970 dal filosofo statunitense Matthew Lipman.
In particolare questa metodologia ha l’obiettivo di “insegnare a pensare” anche i bambini e i preadolescenti. Il metodo fa riferimento al network internazionale dell’Institute for the Advancement of Philosophy for Children-Icpic) ed è sostenuto dalla Division of Philosophy dell’Unesco come eccellenza pedagogica, in quanto risponde alla promozione delle life skills individuate dall’Onu e dall’Unicef.
IL MONDO DI SOFIA
Ricordo con affetto la lettura de “Il mondo di Sofia” di Jostein Gaarder, che spiegava in modo semplice concetti complessi e che lessi ormai poco meno di 30 anni fa, da giovane preadolescente. Ho sempre pensato che la filosofia potesse essere raccontata a qualsiasi età con le parole e i paradigmi giusti. Per questo spero proprio che quello del Borgoncini non resti un progetto unico, ma che possa fungere da apripista per tutte le scuole italiane.
Non so immaginare come possa essere la scuola dal punto di vista degli alunni di oggi, iperconnessi, pieni di stimoli e di input velocissimi. Sicuramente la sensazione che ne deriva è quella di un’istituzione piuttosto lenta, quella scolastica, contrapposta alla velocità della rete. Proprio per questo, arricchire il programma educativo con una materia che aiuti ad imparare a pensare, che ispiri ai valori umani e che possa trasmettere punti di vista universali con cui potersi barcamenare nella miriade di input nuovi, riesce a sembrarmi un’ottima iniziativa.
SEMI PER IL FUTURO
Sicuramente il mio punto di vista è guidato dai passati studi classici e dalla saggezza infinita di una nonna professoressa appassionata di greco e latino, però, da che il mondo è mondo il nostro passato ci rende ciò che siamo, e la filosofia, che nel suo stesso nome porta l’amore per la conoscenza, non può che aiutare, a tutti i livelli.
Recenti studi hanno sottolineato problematiche molto diffuse tra i giovani e i giovanissimi, che spaziano da dipendenze a depressioni a disturbi di attenzione o socialità. Il tutto ovviamente si appresta ad essere reso ancora più nero negli studi che seguiranno questi anni incerti di pandemia. A questo punto, chissà che una buona base di filosofia non possa aiutare a seminare speranza e forza nelle giovani menti di oggi.
Voi cosa ne pensate?
