Per aumentare la consapevolezza di tutti i benefici che comporta l’uso della bicicletta, le Nazioni Unite hanno istituito nel 2018 una giornata tutta dedicata a questo versatile mezzo di trasporto: il 3 giugno di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della Bicicletta.
BICICLETTA, ALLEATA DELLA SALUTE
Tutti sappiamo che “andare in bicicletta fa bene”. Ma esattamente a cosa? Innanzitutto, pedalare, come tutte le altre attività aerobiche che richiede uno sforzo, ha enormi benefici sulla salute del cuore – riducendo il rischio di ipertensione e infarto -, e, coinvolgendo molti gruppi muscolari, aiuta ad aumentare la forza delle gambe e la flessibilità. Inoltre, ci permette di mantenere il corpo tonico, in forma e stimola il sistema immunitario riducendo il rischio di malattie.
Oltre alla salute fisica, fare esercizio fisico ha anche benefici mentali. Pedalare, soprattutto all’aria aperta, può ridurre lo stress, migliorare l’umore e favorire la concentrazione.
IN SELLA VERSO IL CAMBIAMENTO
Se tutti questi benefici psicofisici non bastano… Una bella pedalata aiuta anche l’ambiente. La bicicletta, infatti, è un modo sano ed ecologico per spostarsi e acquisisce un’importanza ancora maggiore nel contesto attuale in cui tutto il mondo cerca di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità necessari per salvare il nostro pianeta.
Inoltre, ricopre un ruolo chiave nella promozione della mobilità sostenibile. Lo stesso Parlamento europeo, con l’approvazione della “Cycling Strategy”, mira a promuovere la ciclabilità e a sostenere l’uso delle biciclette come un mezzo di trasporto sostenibile e produttivo nell’intera Unione Europea.
Oltre a essere un mezzo di trasporto a zero emissioni, utilizzare la bicicletta permette anche di ridurre il traffico stradale e contribuire a migliorare la qualità dell’aria delle città. Inoltre, occupano meno spazio rispetto alle automobili favorendo, così, una pianificazione urbana più efficiente.
INCORAGGIARE L’USO DELLA BICICLETTA
Ma come rendere l’uso della bicicletta più attraente? Per fare in modo che questo mezzo di trasporto venga scelto per gli spostamenti quotidiani da più persone possibile occorre, prima di ogni altra cosa, investire nella creazione di piste ciclabili. Senza un numero adeguato di piste ciclabili o con percorsi che si interrompono senza un motivo particolare, le persone non potranno optare per la bicicletta per i propri spostamenti giornalieri relegandola, magari, al tempo libero.
Un altro punto fondamentale riguarda l’intermodalità. Integrando la mobilità ciclistica con gli atri mezzi di trasporto se ne incentiverà l’uso. Inoltre, predisponendo dei parcheggi sicuri e protetti per le biciclette in prossimità di stazioni ferroviarie, uffici, etc., o aumentando il numero di postazioni bike-sharing, accrescerà le possibilità di incoraggia le persone a utilizzarla.
Inoltre, si possono trovare altre soluzioni. Ad esempio, promuovete l’uso della bicicletta nelle scuole, coinvolgere le imprese attraverso la creazione di politiche aziendali a “misura di bicicletta”, aumentare gli incentivi fiscali su vendita, noleggio e riparazione, e molto altro ancora.
Creando un ambiente idoneo che combina infrastrutture, incentivi ed educazione, si può fare un vero passo avanti verso un futuro sostenibile in cui la bicicletta diventerà un’opzione più allettante per gli spostamenti quotidiani rispetto all’automobile. Tutto a beneficio della salute e dell’ambiente.
CURIOSITÀ: COME SI È EVOLUTA LA BICICLETTA
Ma come nasce la bicicletta? Il primo veicolo a due ruote, precursore delle moderne biciclette, fu la “Draisine”, ideata agli inizi dell’Ottocento dal barone tedesco Karl Christian Ludwig Drais von Sauerbrohn. Questo veicolo, senza pedali o catena, fu il primo a non richiedere la forza animale per muoversi: bastava solo spingere con i piedi e utilizzare la ruota anteriore per la direzione.
Il successo vero e proprio giunse cinquant’anni più tardi, nel 1860, quando il francese Pierre Michaux aggiunse i pedali alla ruota anteriore, rendendola più simile all’attuale bicicletta. La catena, invece, fu introdotta solo dieci anni dopo da James Starley nel 1870, il ché consentì ai ciclisti di pedalare in modo più efficiente e costante.
Tuttavia, la bicicletta non era ancora accessibile a tutti. Infatti, le prime biciclette specificamente progettate per le donne, con telaio più basso per consentire di salire e scendere più facilmente, furono state introdotte solo nel 1890.
Ma l’’evoluzione della bicicletta non si ferma qui. Il suo successo ha portato alla creazione di modelli che facilitassero sempre di più i ciclisti: dalla mountain bike terreni accidentati e sentieri sterrati nel 1970 alle recenti le biciclette elettriche che, grazie a un motore elettrico, possono assistere il ciclista durante la pedalata.
Una evoluzione che, nel tempo, ha reso possibile l’uso diffuso delle biciclette come mezzo di trasporto e svago.
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