Un passo importante verso la decarbonizzazione nel settore del trasporto nautico viene da Venezia che diventa elettrica grazie a e-dock: una palina (tipico palo da ormeggio usato nella laguna veneziana) che permette la ricarica alle barche elettriche sia pubbliche che private.
Questo progetto originale, ideato da e-concept, start up innovativa nel settore della green economy fondata da Claudio Iannelli, Matteo Bartoli, Francesco e Mara Sartore, è nato in stretta relazione con la città di Venezia che ha, come principale sistema di trasporto, proprio quello nautico.
“Innoviamo ottimizzando i processi produttivi, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nel rispetto del pianeta”.
E-CONCEPT
La conversione del settore nautico all’elettrico, come già sta avvenendo per il trasporto su strada, permetterà il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in tema di riduzione di emissioni di CO2 almeno del 40%. In quest’ottica, il Consiglio Comunale di Venezia, con l’adesione al nuovo Patto Globale dei Sindaci per il Clima e l’Energia dello scorso 30 aprile, si è impegnato a redigere un nuovo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) entro il 2022.
L’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune di Venezia, Massimiliano De Martin: ha dichiarato: “Questo progetto è in piena sintonia con la politica che portiamo avanti fin dalla precedente Amministrazione, volta a favorire come priorità la ricerca di nuove soluzioni sostenibili di trasporto intelligente e a basso impatto ambientale”.
L’assessore ha ribadito la speranza di creare insieme ad e-concept “un’infrastruttura pianificata che diventi qualcosa di cui tutti possano beneficiare. Puntiamo con decisione a sostenere i motori elettrici per le barche, anche dei privati, auspicando che si possa arrivare anche a una politica di rottamazione equivalente a quelle previste per i mezzi gommati su terra”.
E-DOCK, COME FUNZIONA?
Rispettando il contesto architettonico e paesaggistico di Venezia, è stato integrato – nella palina stessa – la tecnologia di ricarica elettrica che permette alle imbarcazioni sia pubbliche che private il rifornimento delle batterie durante l’ormeggio.
E-dock si compone di due sezioni:
- la sezione sommitale, dove si trova la dotazione tecnologica (JuiceBox di Enel X, partner del progetto);
- la sezione basale di ancoraggio al fondale.
Per i materiali si è scelto di puntare sull’ecologia: tutti i materiali sono di plastica riciclata e riciclabile.
Elisa Tosoni, responsabile nord-est E-mobility Enel X, tra i principali partner che hanno reso possibile il progetto, ha dichiarato: “Crediamo nella realizzazione di progetti ecosostenibili con attenzione alla conservazione del patrimonio sia naturale sia artistico. La juice box ha una struttura più compatta e la possiamo trovare anche nei lampioni urbani, disponibile con diverse potenze”.
E-DOCK, LE PARTNERSHIP
Oltre ad Enel X, che provvederà alla fornitura tecnologica per il sistema di ricarica pubblica e privata, tra gli altri partner d’eccezione del progetto c’è anche quella con Veritas, multiutility pubblica tra le più grandi d’Italia, che sta sperimentando le e-dock per la ricarica di imbarcazioni per la raccolta dei rifiuti.
Andrea Razzini, direttore di Veritas punta sulla transizione all’elettrico con l’obiettivo futuro di sostituire le imbarcazioni alimentate a combustibili fossili.
Tra i partner istituzionali: Assonautica Venezia, che supporta e collabora nella diffusione e nella comunicazione del progetto.
Marino Masiero, Presidente di Assonautica Venezia ha invitato tutti, anche l’amministrazione pubblica, a lavorare ad un sistema normativo per passare al trasporto elettrico: “finché i privati non saranno messi in condizione di essere agevolati con delle normative specifiche a cambiare la motorizzazione sulle imbarcazioni o addirittura a cambiare le imbarcazioni stesse”.
“Con Assonautica – prosegue Masiero – stiamo lavorando ad una legge che spinga la sostituzione dei motori termici con motori elettrici soprattutto nelle aree marine protette – e Venezia è un‘area urbana protetta. La necessità è quella di trovare soluzioni concrete, come il progetto di Assonautica dell’infrastrutturazione leggera della laguna (pontili di interfaccia acqua e terra, campi boe), che risolverebbe molte problematiche, tra le quali quelle della mobilità sostenibile, creando al contempo nuovi posti di lavoro”.
E NON SOLO
Per Confindustria Venezia, Claudio Fiorentini, Presidente della Sezione Industrie elettriche degli acquedotti e del gas, ha affermato: “Si tratta di un’iniziativa che mette in luce l’innovazione e la creatività propri del territorio. Siamo convinti che, se da un punto di vista tecnologico la sfida è già vinta, avviare questo cambiamento a Venezia è una buona scelta”.
La centralità di Venezia – ha ribadito Fiorentini – come città d’acqua per eccellenza è anche un contesto urbano che guarda da sempre all’ecosostenibilità: un equilibrio tra uomo e ambiente. “Aggiungere l’ultimo miglio nautico in termini di mobilità elettrica rappresenta un’opportunità sia per il traffico merci che per il traffico passeggeri, una sfida importante da vincere per una città come Venezia, che esporta il nome delle nostre eccellenze imprenditoriali anche all’estero”.
Tra i partner tecnici:
- Edyn Marine e Huracan, fornitori delle imbarcazioni con motore elettrico per tutto il periodo di testing.
- Orvim, Edn Group, Rein e Femak per la realizzazione delle componenti della palina.
IL BANDO ICC – INTELLIGENT CITY CHALLENGE
La città di Venezia è stata selezionata, grazie ad una serie di proposte, che includono anche e-dock, e l’adesione al Patto Globale dei Sindaci per il Clima e l’Energia, per partecipare al bando ICC – Intelligent City Challenge, un’iniziativa della Commissione europea che riunisce 130 città per raggiungere una crescita intelligente, socialmente responsabile e sostenibile attraverso tecnologie avanzate.
È stata anche avviata una campagna di raccolta fondi su Ecomill, piattaforma italiana di equity crowdfunding dedicata a progetti nei settori dell’energia, dell’ambiente e del territorio.
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