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PROGETTO I-HUB TECNOLOGIE, INNOVAZIONE E SVILUPPO A MESSINA

Futuro

I-HUB: TECNOLOGIE, INNOVAZIONE E SVILUPPO A MESSINA

L’obiettivo è di quelli ambiziosi: creare un polo attrattivo nel quale unire l’anima tecnologica con quella dell’innovazione per un piano concreto di sviluppo sul territorio. Questa l’idea ambiziosa del Comune di Messina che, in partnership con l’Università degli studi cittadina, ha deciso di sfruttare a pieno un’intera area di ben 8.600 metri quadrati.
Il progetto è già su carta, adesso servirà renderlo operativo. Su queste basi, quindi, l’idea dell’I-Hub vuole prendere forma. Un piano che può contare su un finanziamento da 50 milioni di euro da concludere entro il 2028. Rappresenterebbe, sicuramente, un polo attrattivo non solo per il territorio ma anche per il sud Italia.

IL PROGETTO I-HUB

L’idea dell’I-Hub fonda le sue radici già a partire dal 2021. Un piano di riqualificazione urbana per un’area molto ampia in disuso e che si trova in una zona nevralgica cittadina: tra il centro ed il porto.
Nel 2022 il Comune ha deciso di scegliere l’Ateneo peloritano come partner pubblico e scientifico riuscendo a rafforzare così la propria posizione nell’attuazione di un progetto ambizioso.
L’obiettivo, infatti, è quello di costruire un’I-Hub che diventi polo attrattivo per la cittadinanza, per i giovani e per tutti coloro che voglio ambire all’innovazione, allo studio ed alla creazione di nuovi progetti. Ma non solo perché la nuova area potrà contare su un parco urbano oltre a delle strutture adibite all’organizzazione di congressi e meeting.
Insomma un centro polifunzionale che, proprio per la sua posizione strategica, diventa facilmente fruibile anche attraverso i collegamenti del servizio di trasporto pubblico oltre che dal mare vista la vicinanza del porto.

DAGLI EDIFICI IN DISUSO AI NUOVI SPAZI

Come evidenziato in precedenza, oltre al progetto innovativo la volontà è quella di rendere fruibili delle aree cittadine ormai in disuso. Attualmente gli oltre 8.600 metri quadrati sono occupati da strutture risalenti addirittura alla ricostruzione avvenuta nel post terremoto del 1908.
È evidente, quindi, che oggi siano presenti degli edifici “fantasma” ormai in disuso. L’opera di bonifica è già iniziata con la demolizione degli ex magazzini generali e dell’ex mercato ittico. Per rendere l’area totalmente libera, nel breve periodo toccherà anche agli ex silos ed alla casa del portuale. Il cronoprogramma prevede che tutta l’area sia completamente libera dalle vecchie strutture prima dell’estate 2025. Da quel momento in poi si potrà entrare nel vivo della seconda fase del progetto.
I nuovi spazi, infatti, prevedono un centro di ricerca dotato di sale congressi, sale riunioni, una biblioteca, laboratori di ricerca ed aree adibite a mostre ed esposizioni.
Ma non è finita qui perché ci sarà spazio anche per uffici, aree di co-working ed anche incubatori destinati alle start-up. Il tutto sarà impreziosito da un parco urbano e dalle nuove aree verdi.

LE TEMPISTICHE DEL PROGETTO

Il vero interrogativo che ci si pone di fronte a questi progetti è sempre lo stesso: quando nascerà effettivamente il nuovo I-Hub? Il piano, come detto in precedenza, ha già ricevuto ingenti investimenti pari ad un budget di 50 milioni di euro.
Per evitare di perdere queste cifre così importanti, ci sono degli step da rispettare in maniera categorica. Di pari passo con le demolizioni, infatti, andrà presentato il progetto definitivo entro luglio 2025 così da procedere all’affidamento dell’appalto entro ottobre. L’esecuzione dei lavori, invece, è prevista a cavallo tra marzo 2026 ed agosto 2028.

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