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IL BARATTO: UNA NUOVA POSSIBILE FRONTIERA?

Il 2020 sarà l’anno della pandemia in cui abbiamo vissuto emozioni contrastanti e attuato nuovi comportamenti che potrebbero portarci a cose che non credevamo possibili persino far tornare in auge il modello del baratto.

Il Time fa una sintesi toccante di quest’anno attraverso una sua immagine di copertina: il 2020 sbarrato da una spessa croce rossa.
Questa è la storia di un anno che non vorrai mai rivedere” recita l’articolo di apertura, firmato dalla critica cinematografica Stephanie Zacharek.

Ciononostante, molti dei cambiamenti nati in questi mesi, molto probabilmente, li porteremo con noi negli anni a venire. Il 2020 è stato l’anno della digitalizzazione. Il lockdown ha stravolto le nostre vite e molte attività ci hanno inevitabilmente spinto verso un nuovo approccio al mondo virtuale.
Riunioni di lavoro, lezioni a scuola, aperitivi tra amici e anche visite turistiche guidate: ora tutto si è spostato, per necessità, su piattaforme digitali.

Un esempio di queste nuove abitudini che ci hanno aperto a nuove frontiere riguarda l’attività sportiva: fino a poco prima della pandemia da Coronavirus il 70% degli sportivi andava nel proprio centro tre o più volte a settimana. Oggi esistono piattaforme e servizi dedicati ad ogni tipo di sport per prenotare i propri corsi. Nel 2021 si ipotizza che lo sport diventerà “ibrido” con corsi in palestra e altri online/outdoor. I club diventeranno delle piattaforme di sevizi finalizzati al sport e al benessere.

IL NUOVO BARATTO

Tra le frontiere più originali dell’ultimo periodo abbiamo quella che riguarda il “ritorno” al baratto. È elettrizzante vedere i risultati raggiunti dai gestori nati ad hoc, sui social network e sulle piattaforme e-commerce.

L’economia italiana è in piena fase recessiva, quindi, servono soluzioni in grado di agevolare la circolazione di beni e servizi.
In quest’ottica, si potrebbe aprire una nuova frontiera grazie alla recente presentazione della Camera del progetto di legge AC.2777 sul baratto finanziario 4.0. Il testo descrive la possibilità di effettuare compensazioni multilaterali di crediti e debiti commerciali risultanti da fatture elettroniche.

Questa evoluzione dovrebbe anche implementare la funzionalità della piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate da cui transitano oltre 2 miliardi di fatture elettroniche l’anno.

In questo modo avremmo una “moneta” di scambio senza l’emissione di nuova moneta, né circolante né virtuale. Situazione che sembra molto interessante non solo per le piccole imprese ma anche per altre realtà generalizzate indipendentemente dalle dimensioni.

LE BANCHE DEL TEMPO

La situazione attuale sembra adatta per rilanciare le antiche banche del tempo, nate in Inghilterra a metà degli anni ’80 e utili per costruire un welfare di comunità attraverso un nuovo/vecchio metodo di baratto.

Questa speciale tipologia di banche è composta da correntisti che depositano come “moneta” il proprio tempo. Le transazioni sono caratterizzate dalla circolazione del tempo in sostituzione del denaro generando così un’economia alternativa.

Esiste un’associazione nazionale delle BdT che potete consultare al seguente sito: Associazione nazionale BdT.

Le prime sedi delle Banche del Tempo si sono sviluppate nelle province e nei piccoli centri dove la vita meno caotica rendeva più semplice il conoscersi e fidarsi.
Nel 1996 viene inaugurata la prima BdT a Roma e, in breve tempo, le sedi sono aumentate in modo esponenziale.

Purtroppo, negli ultimi anni il progetto si è un po’ arenato ma chissà che le nuove possibili evoluzioni non riescano a portare nuova linfa a questo affascinante progetto.

XTRIBE

Particolare attenzione nell’ambito del “baratto” meritano i videogiochi. Quello che veniva riconosciuto come puro intrattenimento per soli nerd, oggi si presenta come una nuova realtà strutturata, più funzionale per molteplici esigenze. Si prevede che l’intero mercato dei videogiochi varrà oltre 200 miliardi di dollari USA entro il 2023.

A questo proposito è significativo il lavoro svolto da Xtribe una giovane realtà imprenditoriale che si propone come valido alleato per tutti coloro che sono alla ricerca di videogame. Lavorando come un geomarketplace, permette a privati, commercianti e professionisti di vendere, oltre che di noleggiare e barattare, i loro prodotti e servizi a persone che si trovano nelle vicinanze.

NUOVI VALORI

A ben vedere anche questa, come tutte le “crisi epocali”, sembra destinata a lasciarci soprattutto nuove scale di “valori” personali e sociali. Questo fenomeno del baratto, per esempio, può essere definito un “ritorno” solo idealmente, poiché il riferimento storico originario riguarda una società che potremmo definire embrionale, che cominciava a sviluppare regole di scambio.

Oggi ci troviamo davanti uno scenario iper-organizzato, una società con strutture garantiste e protezioniste di diritti e interessi che nei secoli si sono radicati. Ci viene difficile immaginare, per esempio, una pratica commerciale, seppure di baratto, che non goda di coperture assicurative e non solo, per i relativi rischi, ma anche qui, come sempre il sistema economico-finanziario-assicurativo saprà adeguarsi alle nuove prospettive.

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