Il Comitato Valutazione Sinistri, meglio conosciuto in forma abbreviata come C.V.S., è lo strumento fondamentale in seno alle Aziende Sanitarie che per mezzo dei propri componenti professionali, che vedremo in seguito, ha il compito di analizzare le cause che hanno prodotto l’evento dannoso attraverso l’analisi puntuale del sinistro.
SCOPI E OBIETTIVI
Il principale scopo demandato al C.V.S. è quello di analizzare le richieste risarcitorie in stretta collaborazione con le figure professionali cardini del Comitato, ossia, il Risk Manager ed il Medico Legale.
Uno dei principali obiettivi è quello di ridurre l’impatto economico dei sinistri. In particolare, attuare la tanto complicata (almeno in Italia per il mondo Sanitario e non solo), prevenzione del rischio sulla scorta e la valutazione delle informazioni derivanti dall’analisi del sinistro.
Attraverso la puntuale analisi di ogni sinistro, il Comitato svolge la raccolta e la valutazione delle informazioni circa la tipologia di ogni evento, l’entità e la gestione dei rapporti con danneggiati ed i loro legali, e con il proprio personale sanitario nei casi ove ve ne sia la necessità. Allo stesso può essere demandata anche la funzione di fornire un importante contributo alla eventuale realizzazione di una copertura assicurativa aziendale di Responsabilità Civile Terzi.
I MEMBRI DEL COMITATO
La composizione del C.V.S. solitamente è la seguente: Direttore Sanitario (o suo delegato), un membro degli Affari Legali (avvocato), un Medico Legale (generalmente aziendale o consulente esterno che riveste il ruolo fondamentale per l’analisi delle responsabilità dal punto di vista clinico), il Risk Manager, figura anch’essa di notevole importanza e, nel caso in cui vi sia la presenza di una polizza assicurativa di Responsabilità Civile Terzi, la partecipazione del liquidatore della Compagnia, unitamente, ove presente, la figura del Broker Aziendale quale consulente assicurativo.
Nei casi in cui l’Azienda sia priva di una copertura assicurativa, ultimamente sull’onda della ormai nota Legge n. 24 Gelli-Bianco ex Art. 10 comma 1 vi è la possibilità “dell’analoga misura” o, meglio, della cosiddetta auto ritenzione del rischio (comunemente detta anche autoassicurazione), oltre le figure professionali fondamentali già menzionate sarà fondamentale l’apporto dei legali aziendali (civilista e penalista possibilmente) unitamente al contributo delle immancabili figure del Risk Manager aziendale e del Medico Legale.
L’ATTIVITÀ DEL COMITATO
Generalmente le convocazioni periodiche del C.V.S. sono effettuate dal Coordinatore dello stesso, solitamente scelto nella figura del Direttore Sanitario o suo delegato e/o del Risk Manager o altra figura aziendale di rilievo.
L’analisi del sinistro verrà effettuata mediante l’iniziale conoscenza dei fatti attraverso la disamina della documentazione sanitaria completa (è buona norma circolarizzare la documentazione tra i componenti del comitato prima della seduta di modo che le varie figure possano aver studiato ed analizzato nel dettaglio la/le richieste risarcitorie e la documentazione clinica).
In casi particolarmente delicati, oltre l’intervento e lo studio da parte del medico legale, che avrà il delicato compito di valutare il nesso di causa tra l’evento ed il danno lamentato, si renderà necessaria anche la figura di uno specialista medico di branca. Il C.V.S. sulla scorta del parere medico legale e qualora venga individuato l’an debeatur (se e quanto sia dovuto) provvederà altresì a quantificare (quantum) economicamente il danno e, qualora necessario, ad effettuare una proposta liquidatoria (circostanza solitamente eseguita dall’Ufficio Legale aziendale).
GESTIONE E PREVENZIONE
Infine, il buon funzionamento del Comitato di Valutazione Sinistri (se ben impiantato e regolarmente operante) contribuirà certamente a prevenire alcune tipologie di danno, limitare il dispendio economico a beneficio della casse aziendali e si “sposerà” perfettamente con l’obiettivo cardine della già citata Legge n. 24 Gelli – Bianco ossia, la sicurezza delle cure quale parte costitutiva del diritto alla salute mediante l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all’erogazione delle prestazione sanitarie.
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Il CVS è lo strumento in forza alle Aziende Sanitarie soprattutto anche per la prevenzione del rischio che è l’obbiettivo a cui la Sanità Pubblica tende, sempre nell’auspicio di un forte rinforzamento del personale che risulta ancora oggi molto carente.