Parte oggi il convegno internazionale “Le Donne nel settore marittimo e portuale, perché no?”, la due giorni in programma a Livorno, focalizzata sul lavoro svolto dalle donne nel settore portuale e marittimo e su alcune delle iniziative promosse dal progetto “Il Porto delle Donne”.
Il progetto, promosso dal Comune di Livorno in collaborazione con l’Associazione scientifica internazionale RETE, l’Università di Pisa e il CNR-Iriss di Napoli, ha come obiettivo quello di far conoscere – ad un pubblico sempre più ampio – il tema legato all’occupazione femminile in ambito portuale e marittimo e le opportunità da cogliere per poter incrementare e migliorare la presenza delle donne nei due comparti.
“Nel nostro paese le donne nei porti sia a livello amministrativo che operativo sono solo l’8 per cento della forza lavoro complessiva; se si va a vedere il lavoro marittimo i dati sono anche peggiori, calano al 2 per cento.
Con questo progetto, avendo avuto l’opportunità di intervistare le donne che lavorano nel nostro porto ma anche alcune marittime, vediamo che il lavoro con grande competenza, professionalità, determinazione, entusiasmo ed orgoglio.
Questo ci fa ben sperare anche a livello di competitività del nostro porto, che passa anche dalla capacità di attrarre talenti, indipendentemente dal genere”.
Barbara Bonciani, assessora comunale al porto
Plaude al progetto anche la Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti (ETF) e lo accoglie con entusiasmo. Da anni, infatti, spiega Bera Tommasi, ETF Policy Officer for Dockers, “siamo impegnati nella promozione della presenza delle lavoratrici nei settori portuale e marittimo e nel miglioramento delle loro condizioni di lavoro. Siamo convinti che il futuro del settore passi anche dalla nostra capacità di fare in modo che il lavoro portuale rappresenti un’opportunità per le donne e per le nuove generazioni. Per questo l’ETF contribuirà attivamente al Progetto e parteciperà alla conferenza internazionale che si terrà il 18 maggio a Livorno, per condividere le esperienze e buone pratiche in uso in diversi porti europei volte a colmare il divario di genere e rendere il settore a misura di donna“.
Il programma del Convegno
La mattina di oggi si apre con i saluti istituzionali di Luca Salvetti, Sindaco di Livorno e Nicola Castellano, Presidente del Consiglio aggregato dei corsi di Laurea del Polo Universitario dei Sistemi Logistici. A seguire aprirà i lavori del Progetto “il Porto delle Donne: il ruolo delle donne in ambito portuale e marittimo” Barbara Bonciani, Assessora al Porto e all’integrazione città-porto Comune di Livorno.
A seguire “Le professioni portuali e marittime come opportunità per le nuove generazioni, senza distinzione di genere” e due tavole rotonde “Fra passato, presente e futuro: il ruolo delle donne in ambito portuale e marittimo – La comunità portuale a confronto”, “Esperienze e prospettive”.
I quattro interventi pomeridiani, invece, avranno come tematica principale: “Automazione, sicurezza e formazione: sfide ed opportunità” e si cercherà di individuare come questi aspetti possano favorire un maggiore ingresso a lavoratrici nell’ambito portuale.
Il 18, invece, dopo i saluti di benvenuto di Luca Salvetti, Sindaco di Livorno
e Costanza Musso, Presidente Wista ltaly aprirà i lavori della seconda giornata l’assessora Barbara Bonciani ci saranno diversi interventi e la partecipazione di importanti operatori, sia nazionali che internazionali, del settore.
La mostra fotografica
Oltre alla due giorni di Convegno fino al 31 maggio sarà possibile visionare a mostra fotografica dedicata al progetto nei locali della Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”, Polo Culturale dei Bottini dell’Olio in piazza del Luogo Pio.
Le foto, scattate da Elena Cappanera, ritraggono le lavoratrici portuali in banchina e le marittime a bordo nave. Le immagini sono accompagnate da pannelli contenenti alcune frasi chiave estrapolate dalle interviste realizzate alle lavoratrici nell’ambito del progetto.
In sala sarà collocato anche uno schermo che proietterà alcune interviste rilasciate dalle lavoratrici e il servizio sul progetto girato da Mediaset e andato in onda su Italia Uno nell’ambito di Studio Aperto Mag.
La Giornata internazionale delle donne marittime
“Il Porto delle Donne” abbraccia il Goal 5 dell’Agenda2030 per l’uguaglianza di genere e lavora per affrontare l’attuale squilibrio di genere nel settore marittimo. Uno squilibrio che, proprio in occasione della Giornata internazionale delle donne marittime di domani, vogliamo mettere in luce.
Il ruolo delle donne è fondamentale per far crescere il settore marittimo e lo sono anche tutti i progetti, come quello de “Il Porto delle donne”, che mirano a ridurre il divario di genere. Un lavoro che oltre a portare vantaggi al settore li porterà all’intero Paese.