Il 24 e 25 settembre si è tenuto l’evento “Il patrimonio sommerso alla sfida della valorizzazione: il progetto UnderwaterMuse in Puglia” organizzato dalla Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio.
IL PROGETTO UNDERWATERMUSE
L’iniziativa è parte integrante del progetto UnderwaterMuse “Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion”, finanziato dal programma Interreg V-A Italia-Croazia 2014/2020.
Il progetto è finalizzato a condurre studi approfonditi sul nostro ingente patrimonio sommerso per individuare le migliori strategie in grado di valorizzarlo.
La tutela è imprescindibile per i nostri tesori ma è altrettanto indispensabile individuare nuove modalità che permettano di rendere accessibili queste risorse, fonte inesauribile di conoscenza e cultura.
Tra gli strumenti utilizzati per concretizzare questo obbiettivo troviamo la realtà aumentata. Questa è in grado di rendere fruibile il bene nella sua totalità e accuratezza, senza causare alcun danno.
L’INCONTRO
Nella giornata di venerdì 24, l’Auditorium Museo F. Ribezzo ha ospitato l’incontro tra gli esperti, gli operatori di settore e i cittadini. Il confronto ha interessato da un lato i risultati raggiunti dal progetto UnderwaterMuse e dall’altro le buone pratiche e le giuste azioni per la valorizzazione del nostro prezioso patrimonio.
Sabato 25, presso la Baia dei Camerini Torre S. Sabina, si è svolto l’Open day cantiere di scavo – relitto Santa Sabina 1. L’evento ha permesso ai partecipanti di accompagnare archeologi e tecnici nell’attività di snorkeling presso il meraviglioso relitto di età romana tardoimperiale di Torre S. Sabina 1.
IL RELITTO DI TORRE S. SABINA
Si tratta di uno tra i più interessanti reperti rinvenuti nel Mediterraneo, databile tra fine III – inizio IV sec. d.C. Da fine agosto, è oggetto di approfondite ricerche subacquee che vedono la collaborazione dei Dipartimenti di Studi Umanistici di Foggia e di Bari e del Dipartimento di Beni Culturali UniSalento.
Il relitto, infatti, è oggetto di un intervento pilota del progetto UnderwaterMuse. La finalità è studiare nel dettaglio il reperto per poter costruire un modellino tridimensionale della nave. Questo, in seguito, prenderà vita attraverso la realtà virtuale che consentirà una completa e ampia fruizione su tutti i livelli.
Le attività di scoperta coinvolgono anche un restauratore dell’Istituto Centrale per il Restauro. Infatti, si stanno sperimentando nuove soluzioni utili per la conservazione e il trattamento dei resti lignei. Se gli esiti saranno positivi, costituiranno un nuovo modello di buone pratiche da usare in futuro in altre situazioni analoghe previste nel progetto UnderwaterMuse.