Il settore agricolo rientra tra quelli che meglio hanno retto all’impatto del Covid-19. Questo ambito, in totale controtendenza rispetto agli altri, ha visto aumentare il numero dei suoi addetti: +14% negli ultimi 5 anni.
DALLE BASI DELL’ECONOMIA
Un numero sempre maggiore di ragazzi ha compreso che l’agricoltura è tra i settori maggiormente coinvolti dall’evoluzione moderna. Sicuramente questo ramo dell’economia richiede da sempre una forte dedizione al lavoro ma abbandoniamo lo stereotipo antico di un coltivatore dai tratti “semplici”. La digitalizzazione e l’innovazione che coinvolgono questo mondo puntano verso esperti e figure altamente professionali e dalle competenze molto articolate.
Questa trasformazione c’è e si vede. Un settore dinamico che crea e offre nuove opportunità occupazionali, oltre a tanta crescita professionale in temi come produttività, ambiente e sicurezza alimentare.
NUOVI SCENARI AGRICOLI
Il settore agricolo moderno lancia ai produttori una nuova serie di sfide. Un quadro articolato emerso nell’incontro del 23 aprile intitolato “La sfida dell’agricoltura 4.0: dialogo a partire dalla Proposta di Legge sull’uso dei droni in agricoltura”.
L’evento è stato promosso dalla Copagri Marche attraverso la sua società di servizi, l’Agenzia di Sviluppo Rurale.
Durante gli interventi è stata posta particolare attenzione al tema della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento di nuove tecnologie nel settore agricolo. Attraverso questi strumenti si potrebbe concretizzare un incremento della redditività, in linea con la riconversione ecologica ed una maggiore sostenibilità per tutto il settore.
TECNOLGIE AL SERVIZIO DEL SETTORE AGRICOLO
Tra gli strumenti utili all’agricoltura 4.0, analizzati durante il webinar, abbiamo la blockchain e l’utilizzo dei droni. Esistono anche altre tecnologie utili per il settore agricolo come: nuovi mezzi, impiego di robot, data sharing, la precision farming e l’agricoltura conservativa.
Le recenti iniziative puntano ad ambiziosi obiettivi come la riduzione dell’uso di agrofarmaci, di fertilizzanti e di antibiotici (per gli animali da allevamento) finalizzati a produrre alimenti più sani mantenendo prezzi bassi e in totale armonia con l’ambiente.
Tra le innovazioni su cui puntare, magari anche attraverso giusti incentivi per le imprese, c’è l’uso dei droni, impiegati anche per la distribuzione degli agrofarmaci. I droni sono pilotabili da remoto e hanno un’altissima precisione di posizionamento. Possono muoversi in spazi molto stretti e sono utilissimi per una corretta e puntuale distribuzione dei fitofarmaci. La dispersione di prodotti viene limitata al massimo, a vantaggio dell’ambiente e dell’economia dei produttori. I droni moderni sono in grado di identificare le colture che hanno bisogno di interventi e possono localizzare i parassiti prima ancora di utilizzare prodotti chimici.
I droni, in futuro, potranno usare le immagini dei satelliti per creare una mappatura globale del suolo e poter individuare importanti situazioni che caratterizzano le culture.
LA SFIDA DELL’AGRICOLTURA 4.0
Il presidente della Copagri Marche, Giovanni Bernardini, ha affermato:
“I produttori agricoli sono pronti a raccogliere la sfida dell’agricoltura 4.0, a partire dall’utilizzo dei droni; è per questo che abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa della Regione Marche, che ha messo in campo il progetto S.F.ID.A., il quale prevede l’uso dei droni nella gestione delle coltivazioni, con sperimentazione già avviate sugli oliveti, irrorati con prodotti biologici destinati a combattere la mosca dell’ulivo. Inserire questa tecnologia nelle coltivazioni, oltre a ridurre in maniera importante l’impatto ambientale, consente di contenere i costi di produzione, andando al contempo a incrementare la marginalità dell’imprenditore agricolo, che è da sempre uno degli obiettivi primari dell’operato della Copagri”.