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INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IMPATTO SULLA SOCIETÀ

LA “RIVOLUZIONE” DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

A.I. – Intelligenza artificiale”. Era il 2001 quando Steven Spielberg scrisse e diresse questo film che arrivò ad ottenere diverse candidature agli Oscar e Golden Globe. Una pellicola che riscosse parecchio successo ed interesse su una tematica allora considerata da “fantascienza”.

A distanza di oltre vent’anni, oggi ci ritroviamo non solo a discutere di Intelligenza artificiale ma a conviverci giornalmente. Un deciso cambio di passo che, specialmente negli ultimi due anni, ha portato tutto il mondo ad interrogarsi sulle potenzialità riguardanti l’utilizzo di questa nuova forma di tecnologia.

Certamente stiamo vivendo, ogni giorno, il processo di sviluppo verso il futuro ma siamo veramente consapevoli di cosa abbiamo tra le mani? Una domanda a questo quesito, in realtà, ci viene data dagli stessi governi nazionali.

Non solo in Europa ma anche negli altri continenti, infatti, si sta lavorando per legiferare sull’argomento, fornire delle norme precise e cercare di porre dei limiti da non superare. La motivazione è facilmente intuibile dal momento che ogni nuova tecnologia sconosciuta ha delle potenzialità ma presenta, al tempo stesso, dei rischi a seconda dell’utilizzo.

È bene precisare, infatti, che l’intelligenza artificiale non si limita a riprodurre la voce di ogni singolo individuo o fornire qualsiasi tipo di risposta a determinati quesiti. Questo è quello che, superficialmente, può sembrare all’opinione pubblica meno attenta sull’argomento. In realtà, stiamo parlando di un mezzo capace di influenzare intere popolazioni, di condizionare il corso degli eventi e raggiungere determinati obiettivi con estrema facilità.

LA LINEA SOTTILE TRA BENE E MALE

Gli ultimi mesi sono stati ricchi di iniziative riguardati l’intelligenza artificiale in Italia. Il nostro Paese, in questa occasione, non vuole lasciarsi trovare impreparato e sta lavorando sull’argomento a 360 gradi. Sia a livello governativo che istituzionale, infatti, l’obiettivo resta quello di rendere l’intelligenza artificiale un prezioso “alleato” nel miglioramento della quotidianità del paese. Non a casa sono molteplici i progetti finanziati che puntano in questa direzione. In primo piano, sicuramente, c’è l’apporto che tale mezzo possa fornire alla sanità pubblica consentendo uno sviluppo della stessa nelle annose problematiche storiche.

Di pari passo ci sono gli investimenti anche in termini culturali, scolastici ma anche sociali. L’obiettivo, quindi, non è quello di rendere questa tecnologia un qualcosa di straordinario ma, gradualmente, renderla ordinaria nella vita dei singoli cittadini. Come detto in precedenza, sarà un progetto a lungo termine che porterà i suoi frutti concreti nel tempo.

L’aspetto sicuramente positivo riguarda la volontà di sfruttare a pieno questa nuova via. Questo contesto così propositivo, però, fa da cornice ad una realtà da attenzionare costantemente e senza mai abbassare la guardia. Quali sono, quindi, i rischi del cattivo utilizzo dell’intelligenza artificiale?

LA GESTIONE DEI DATI

La prima grande paura per la società riguarda i dati personali. Nel corso degli ultimi anni sono stati molteplici i casi di grandi scandali riguardanti il furto, la vendita o la manipolazione di questi ultimi. In questo senso la matrice criminale si è già mossa con i fini più disparati: da quello del ricatto a quello economico passando per quello politico su larga scala. Per questo motivo i governi di tutto il mondo stanno provando a correre ai ripari creando una legislazione forte sull’argomento.

I comportamenti illeciti e criminali, infatti, trovano terreno fertile dove non c’è informazione, scarsa formazione e carente conoscenza sull’argomento. Di pari passo l’altro aspetto da non sottovalutare è l’utilizzo che si fa dell’intelligenza artificiale. In questo senso l’uomo deve sempre essere il soggetto che ne usufruisce e non l’oggetto inconsapevole che si fa indirizzare dai sistemi di IA.

I RISCHI NEL MONDO DEL LAVORO

In una società che, ogni giorno, fa i conti con le problematiche legate al mondo del lavoro, l’Intelligenza artificiale potrebbe anche sferrare un colpo di grazia. Da una parte, infatti, c’è chi punta molto sul supporto della tecnologia per migliorare il mondo del lavoro. Dall’altra c’è chi paventa una vera e propria sostituzione del lavoro umano con quello tecnologico.

Secondo gli ultimi studi condotti dal Parlamento europeo, il 14% dei posti di lavoro possono essere gestiti interamente dall’intelligenza artificiale, mentre un altro 32% potrebbe avere dei profondi cambiamenti. Allo stesso tempo, lo sviluppo dei nuovi sistemi di IA legati al lavoro d’ufficio potrebbe, nel prossimo futuro, tagliare fuori una certa fascia di lavoratori che quotidianamente hanno a che fare con testi, immagini, tabelle e codici di programmazione.

In sostanza, si potrebbe prospettare un cambiamento radicale nel quale è proprio l’intelligenza artificiale ad occuparsi di elaborare, confrontare e predisporre dati a 360 gradi in ogni ambito occupazionale. A tutto questo, naturalmente, va aggiunto che verrebbe influenzato anche il mondo della concorrenza mentre la sicurezza e la trasparenza aziendale avrebbero diversi punti oscuri.

INTELLIGENZA ARTIFICIAL: ABUSO E RESPONSABILITÀ

Come evidenziato anche in precedenza, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale è un argomento che va affrontato in questo preciso momento. Di fronte ad un mondo in costante evoluzione tecnologica, bisogna predisporre delle norme ben precise che possano regolamentare il tutto.

L’aspetto più importante, infatti, riguarda i gradi di responsabilità di fronte al cattivo utilizzo dell’IA. Senza delle leggi studiate nei minimi dettagli, si rischiano dei danni anche su larga scala. Allo stesso tempo anche l’abuso di questa tecnologia va preso in considerazione specialmente sugli effetti potenzialmente devastanti sulla società e le questioni sociali. In conclusione, quindi, l’intelligenza artificiale non è argomento che va considerato di secondaria importanza.

Il futuro è già oggi, come recitava qualche slogan famoso, e l’evoluzione deve far rima anche con prevenzione. L’uso distorto dell’IA, infatti, non solo mina la vita di ogni giorno ma potrebbe diventare la minaccia più importante ai diritti fondamentali ed alla democrazia di ogni singolo paese mondiale.

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