Situato nella bassa Valle del Lamone, a metà strada tra Firenze e Ravenna, sorge il borgo medievale di Brisighella, perla incastonata nel Parco regionale della Valle del Gesso. Questo comune, parte del club dei “Borghi più belli d’Italia”, vanta anche la Bandiera Arancione del TCI.
A caratterizzare il paesaggio tre pinnacoli di selenite, noti come i Tre Colli, su cui poggiano:
- la Rocca, costruita nel 1310 da Francesco Manfredi e modificata poi nel corso del tempo;
- il Santuario del Monticino, costruito nel 1758 che attualmente ospita un’immagine in cotto di Maria con il Bambino;
- la Torre dell’Orologio, costruita nel 1290 da Maghinardo de’ Pagani e ricostruita nel 1850 dove è presente una campana del 1408.
Nel pianoro sottostante, si sviluppa il borgo vero e proprio con le sue antiche viuzze, le scale scolpite nel gesso e alcuni tratti di cinta muraria. La via degli Asini, una strada coperta del XII secolo, è uno dei simboli del borgo che veniva utilizzata per proteggere la retrostante cittadella. Oltre alla sua funzione difensiva era utilizzata anche come riparo per gli asini dei birocciai che trasportavano il gesso dalle cave sovrastanti il paese.
COSA VEDERE
Tra le maggiori attrazioni della zona, possiamo visitare il museo geologico all’aperto della Cava dei Gessi, ben noto per il suo panorama da sogno sui calanchi. La caratteristica principale del museo è un breve percorso ad anello, lungo circa due chilometri, che si snoda all’interno della cava con brevi e ripide salite.
Il più grande Parco carsico dell’Emilia-Romagna non offre ai visitatori solo magnifiche grotte. Infatti, include anche una fascia di affioramenti gessosi, raccolti in un complesso carsico unico con i suggestivi Calanchi dell’Abbadessa.
I gessi bolognesi sono stati tormentati a lungo da un’incessante attività estrattiva eppure, ancora oggi, rientrano tra i monumenti naturalistici più interessanti della regione, grazie alle sue doline, altipiani, valli cieche e rupi che caratterizzano il territorio e accolgono una vegetazione tipica delle aree mediterranee e delle fasce altitudinali più elevate.
I SAPORI DI BRISIGHELLA
Brisighella è anche famosa per la sua cucina. Una sua visita non può dirsi completa se non si assaggia la “spoja lorda”, una pasta dalla forma simile ai cappelletti ripiena di formaggio squacquerone e parmigiano.
Tra le altre prelibatezze locali si possono gustare:
- Carciofi – Brisighella è famosa per i suoi carciofi, base di molte ricette del territorio. In particolare, per il “Carciofo Moretto” che cresce al sole sui versanti dei calanchi gessosi.
- Carne – Gli amanti della carne potranno gustare dei pregiati salumi ottenuti da un’antica razza suina autoctona: la Mora Romagnola.
- Frutta – In queste terre vengono prodotti anche dei “frutti dimenticati” tra cui la Pera Volpina, consumata solitamente dopo essere cotta nel vino rosso e zucchero e le giuggiole, da cui è nato il famoso brodo di giuggiole.
- Olio – Gli ulivi coltivati in questa zona producono extravergini come la “Nostrana di Brisighella” e il “Brisighella”.
Il tutto accompagnato dal buon vino. In queste terre sono prodotti due pregiati vini locali: il Sangiovese Doc e l’Albana di Romagna passito Docg.