Gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) del Mare acquisiscono un’importanza sempre maggiore per la ripresa economica del Paese. A sottolinearlo è il Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso programmatico alle Camere. Ed è proprio per supportare il bisogno di competenze e sviluppo tecnologico delle aziende che nel piano di rilancio occorre incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e favorire l’occupazione giovanile.
Gli ITS del Mare rappresentano in questo un’eccellenza: oltre duemila allievi si sono diplomati presso questi istituti dalla loro costituzione con un tasso di occupazione prossimo al 100%.
Questi importanti risultati si sono potuti ottenere grazie a percorsi di formazione specifici che rispondono alle reali necessità del settore marittimo che hanno permesso anche di raggiungere un elevato livello di professionalità del personale.
CONFITARMA E ITS, RIFORMA NECESSARIA
Per questo motivo Confitarma, da sempre favorevole ad una riforma per rafforzare gli ITS, segue con con molta attenzione il provvedimento “Ridefinizione della missione e dell’organizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che unifica sei proposte di legge di iniziativa parlamentare e ne apprezza i recenti emendamenti al testo originario del provvedimento.
Questi riconoscono, infatti, la stretta connessione tra gli Istituti Tecnici Superiori e le imprese del settore di riferimento rafforzando al contempo il ruolo delle imprese nelle fondazioni ITS stesse. Inoltre, viene riequilibrato il rapporto con le università, lasciando piena autonomia agli ITS e valorizzando la loro attività ai fini dell’accreditamento presso le Regioni e il relativo ottenimento dei fondi pubblici.
ITS COME PUNTO DI FORZA NEL MERCATO DEL LAVORO
Gli ITS hanno dimostrato di saper rispondere ai fabbisogni specifici del mercato del lavoro e per questo, per Confitarma, è necessario attribuirgli un’identità specifica. Questo loro punto di forza, infatti, non può essere subordinato ad altri sistemi e processi formativi e didattici.
Per lavorare a bordo delle navi la formazione riveste carattere imprescindibile. Questa è disciplinata da normative nazionali ed internazionali e, dopo un percorso triennale negli ITS, si conclude con un esame unificato per il conseguimento sia del Diploma Tecnico Superiore sia del Certificato di Competenza di Ufficiale di Coperta o di Macchina.
Per Confitarma, sarebbe opportuno introdurre anche misure volte a svincolare gli ITS dal sistema di finanziamento sulla base di bandi annuali, al fine di consentire un’adeguata programmazione dei corsi garantendo la continuità formativa.
L’auspicio della Confederazione Italiana Armatori è, quindi, che l’iter parlamentare, attualmente in discussione, possa finalmente dare agli ITS quella riforma organica necessaria per fornire ai giovani le competenze effettivamente richieste dal mercato del lavoro e per non sprecare l’opportunità che il Governo ha messo a disposizione nel PNRR, che prevede risorse per 1,5 miliardi in 5 anni.
La formazione rispondente ai fabbisogni delle imprese potrà così produrre effetti molto positivi sull’occupazione dei marittimi italiani e, quindi, offrire ulteriori opportunità di carriera marittima alle nuove generazioni.
Fonte: Confitarma
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