Alla Paris Haute Couture Fashion Week sfila la sostenibilità con le stampanti digitali per tessuti unici. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione tra Epson e Yuima Nakazato che potrebbe rivoluzionare l’intero settore della moda.
La stampante Epson Dry Fibre Technology, già utilizzata per riciclare la carta, è stata adattata per riciclare abiti usati trasformandoli in un tessuto-non tessuto stampabile. Questa collaborazione ha mostrato la mondo della moda come un approccio più sostenibile possibile.
Circa 150 chili di abiti usati hanno dato vita all’ultima collezione di Nakazato. I capi provenienti dall’Africa che avrebbero inquinato il paese, sono stati ricomposti in fibra – grazie la Dry Fibre Technology di Epson – e hanno prodotto oltre 50 metri di tessuto-non tessuto che in parte è stato stampato usando inchiostri a pigmenti, un processo che ha un minor impatto ambientale.
“Pur essendo ancora in una fase iniziale – spiega Hitoshi Igarashi, responsabile della Printing Solutions Division di Epson –, la Epson Dry Fibre Technology abbinata alla stampa digitale con inchiostri a pigmenti può rendere il futuro della moda ancora più sostenibile, riducendo significativamente il consumo di acqua e consentendo agli stilisti di dare libero sfogo alla loro creatività”.
Un esempio di economia circolare che ci porta un passo più vicini ad un futuro dove la moda si veste di green.