Telemedicina e sanità sostenibile. Questo il futuro prossimo che, da nord a sud, sta interessando l’Italia. Un nuovo percorso che punta sia a fornire dei servizi sempre più importanti alla cittadinanza e ai pazienti, sia a venire in contro alle strutture sanitarie che soffrono della carenza cronica di personale. In questo senso, la telemedicina rappresenta una nuova frontiera da implementare e sulla quale investire.
Questo utile mezzo permette il monitoraggio e l’assistenza dei pazienti a distanza rispondendo alle esigenze della cittadinanza anche dal punto di vista logistico. I principali benefici della telemedicina sono molteplici: non solo assistenza e controllo ma anche controllo dei parametri vitali, consulti specialistici e, soprattutto, invio o ricezione di documentazione sanitaria, diagnosi e referti.
Alla luce di tutto questo, quindi, le potenzialità sono enormi e possono essere esplorate puntando forte su questi progetti. Su questa lunghezza d’onda, diversi ambiti potrebbero beneficiarne maggiormente. In primo luogo si potrebbero ridistribuire, in maniera più equa e bilanciata, le risorse umane e tecnologiche. Tutto questo innescherebbe un aumento ed implementazione dei servizi sanitari anche per le zone remote e difficili da raggiungere logisticamente.
Da non dimenticare, poi, la possibilità di rendere più equilibrato l’accesso ai servizi socio-sanitari per tutta la popolazione. La telemedicina, quindi, rappresenta uno step fondamentale nella sanità italiana del futuro.
LA DIALISI A CASA
La telemedicina sta diventando una realtà in tutta Italia. Uno dei progetti che si sta sviluppando maggiormente negli ultimi tempi riguarda la dialisi direttamente a casa. Un metodo in grande implementazione presso l’ospedale Papardo di Messina.
In un’ottica di deospedalizzazione e di abbattimento dei costi, la struttura siciliana vuole innalzare la qualità dei servizi venendo in contro alle esigenza dei pazienti e delle loro famiglie. L’obiettivo dell’Unità operativa di nefrologia e dialisi dell’ospedale Papardo di Messina punta, quindi, ad offrire un servizio innovativo non solo a livello cittadino ma anche provinciale.
L’obiettivo è di poter gestire direttamente da casa la dialisi peritoneale, fondamentale per coloro che soffrono di insufficienze renale cronica. Attraverso il supporto tecnologico del sistema di telemedicina e videodialisi eVISus, gli operatori sanitari hanno la possibilità di insegnare ai pazienti il trattamento grazie alla presenza di una stazione a domicilio dotata di videocamera e sistema di connessione.
Tra i primi a beneficiare di questo nuova metodologia, un paziente di Lipari che, dal mese di ottobre, non si è mai dovuto recare presso la struttura ospedaliera evitando così un lungo spostamento difficile logisticamente. Un primo passo, quindi, verso un futuro sanitario più equilibrato e sostenibile.
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