La Commissione europea ha presentato la nuova “Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile”, un percorso a tappe per realizzare un sistema dei trasporti verde, digitale e resiliente. Insieme al documento è stato illustrato anche un piano d’azione composto da 82 iniziative per guidare gli interventi degli addetti ai lavori.
Attraverso queste azioni, come indicato nel Green Deal europeo, dovremmo ottenere una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2050 grazie ad un sistema dei trasporti intelligente, competitivo, sicuro, accessibile e a prezzi abbordabili.
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal comunitario, ha affermato: “Per raggiungere i nostri obiettivi climatici, le emissioni del settore dei trasporti devono registrare una chiara tendenza al ribasso. La strategia odierna cambierà il modo in cui le persone e le merci circolano in tutta Europa e renderà facile combinare diversi modi di trasporto in un unico viaggio. Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per l’intero sistema dei trasporti per garantire una ripresa sostenibile, intelligente e resiliente dalla crisi del COVID-19“.
GLI OBIETTIVI DELLA NUOVA STRATEGIA
Gli obiettivi entro il 2030 sono:
• almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero;
• 100 città europee diventeranno ad impatto climatico zero;
• il traffico ferroviario ad alta velocità raddoppierà in tutta Europa;
• i viaggi collettivi programmati per percorsi inferiori a 500 km dovrebbero essere ad emissioni di carbonio “neutri”;
• la mobilità automatizzata sarà promossa su larga scala;
• bisognerà avere pronte per il mercato navi a zero emissioni.
Entro il 2035 saranno pronti anche aeromobili green di grandi dimensioni mentre entro il 2050 saranno a zero emissioni quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i veicoli pesanti, il traffico merci su rotaia sarà raddoppiato e nascerà una rete transeuropea di trasporto multimodale (TEN-T) finalizzata a scambi sostenibili e intelligenti ad alta velocità.
Per il settore marittimo, è decisamente interessante l’imminente iniziativa FuelEU Maritime che promuoverà la produzione e l’adozione di combustibili marittimi sostenibili.
La Commissione valuterà la possibilità di istituire un’alleanza per la catena del valore dei combustibili rinnovabili e low carbon.
Altro importante tema, è la priorità dell’esecutivo di creare porti puliti e zone di controllo delle emissioni in tutte le acque comunitarie.
APPROVAZIONE DAL MONDO DEL MARITTIMO
L’ECSA (European Community Shipowners Association) esprime grande apprezzamento per la nuova strategia del sistema dei trasporti e sottolinea l’importanza di mantenere e migliorare la competitività del settore marittimo per raggiungere gli obiettivi fissati nel documento.
“I settori dei trasporti europei sostenibili, connessi e resilienti sono fondamentali per mantenere la posizione globale dell’economia europea “, afferma Martin Dorsman, segretario generale dell’ECSA. ”Questa strategia arriva al momento giusto, poiché i settori dei trasporti e della mobilità cercano di tornare ad essere più forti dopo la crisi del COVID-19, in linea con gli obiettivi del Green Deal“.
Lo shipping, essendo un trasporto CO2-friendly, può svolgere un ruolo importante negli obiettivi per la decarbonizzazione che trasformerebbe l’Europa nel primo continente neutro entro il 2050.
Affinché il comparto marittimo possa realizzare la sua transizione verde e digitale, avrà bisogno di adeguati finanziamenti dell’UE che tengano conto della eterogeneità dei vari segmenti marittimi esistenti.
L’industria del mare promuove un approccio globale come la proposta dell’ETS dell’UE alla navigazione o la revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia.
Dorsman sottolinea anche l’importanza di un approccio finalizzato alla decarbonizzazione del trasporto marittimo: “Plaudiamo agli sforzi della Commissione per integrare diversi sforzi legislativi nella strategia. Gli armatori europei hanno bisogno di coerenza normativa e certezza a lungo termine per essere in grado di effettuare i necessari investimenti verdi e digitali e rimanere competitivi a livello globale”.
COME INTERVENIRE?
Nell’ottica dei recenti cambiamenti, l’ECSA sostiene l’imminente revisione sulla direttiva per le infrastrutture per i combustibili alternativi (AFID) e sulla direttiva delle energie rinnovabili (RED II).
Qualsiasi proposta sul FuelEU Maritime dovrebbe essere neutra per rispettare gli obiettivi promossi dall’IMO sulle emissioni di gas serra.
Tra i suggerimenti dell’ECSA c’è anche quello di esentare dalla tassazione tutte le fonti di energia destinate alle navi, per creare condizioni di parità tra i combustibili attualmente utilizzati e i nuovi combustibili alternativi.
La sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. L’ECSA, quindi, accoglie positivamente il riconoscimento dato ai lavoratori del sistema dei trasporti e, in particolare, l’attenzione rivolta alla gente di mare.
Un passo fondamentale per il settore marittimo è che l’UE raccolga il maggior numero possibile di ratifiche per la Convenzione MLC (Maritime Labour Convention) e che questa venga debitamente applicata.
L’ECSA desidera collaborare con la Commissione sulle prossime revisioni del quadro legislativo sulle responsabilità dello Stato di bandiera, sul controllo dello Stato di approdo e sulle indagini sugli incidenti.
A questo proposito, Dorsman ha aggiunto:
“L’ ECSA accoglie con grande favore l’impegno della Commissione di approfondire le relazioni di trasporto con i partner internazionali nuovi ed esistenti e continuerà a sostenere il lavoro della Commissione per garantire che gli accordi commerciali riflettano le esigenze dell’industria marittima europea in modo da rimanere una risorsa geostrategica vitale per l’UE, di fronte a sfide globali senza precedenti”.
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