Il settore agroalimentare è in fermento e assistiamo all’avanzata di nuove strategiche trasformazioni. Questo comparto, in cui l’Italia ha un ruolo di prestigio a livello mondiale, lega la nostra tradizione enogastronomica con il paesaggio, l’arte e la cultura attraverso un’offerta che è sempre più integrata con il territorio.
LET’S STAY!
L’ agroalimentare è stato il fulcro del seminario online organizzato da Informagiovani Roma Capitale, nell’ambito del ciclo di appuntamenti “Let’s stay – Percorsi e opportunità nel Made in Italy”.
Gli speaker intervenuti hanno fornito un’interessante panoramica sulle opportunità occupazionali del settore agroalimentare e sulle prospettive imprenditoriali legate a questa filiera produttiva.
Sono stati analizzati alcuni nuovi profili professionali emergenti e specialistici (agrotecnici, tecnici per la qualità e la sicurezza agroalimentare, esperti di agri-marketing, ecc..) sottolineando le opportunità e i percorsi possibili legati allo sviluppo di un’impresa agricola giovanile.
LE OPPORTUNITÀ E LE POSSIBILITÀ OCCUPAZIONALI
Barbara Zanetti, ricercatore presso il CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, è intervenuta durante il webinar per un focus sull’attuale scenario dell’agroalimentare e le possibilità occupazionali.
Oggi il valore del settore agroalimentare italiano si aggira intorno ai 61 miliardi di euro ed incide sul PIL italiano per il 13,5%.
La qualità italiana in questo settore è riconosciuta anche sul mercato estero e aumentano costantemente i prodotti nostrani a certificazione europea DOP e IGP con cui esportiamo nel mondo la cultura e la tradizione italiana.
Nella visione moderna “fare agricoltura” non è solo un’attività strettamente produttiva ma è anche prendersi cura del territorio, arricchendolo e tutelandolo.
Basti pensare che alcune aree agricole sono diventate mete turistiche grazie al paesaggio affascinante che le caratterizza, come il sistema delle Langhe e l’area delle Colline Senesi.
Molti dei giovani che lavorano in quest’attività provengono da famiglie agricole o già proprietarie di terreni ma assistiamo ad una forte crescita di giovani che scelgono l’agricoltura pur provenendo da altri settori. Molto interessante la costante crescita di donne che avviano questo tipo di impresa.
NON SOLO TURISMO RURALE
Attualmente le aziende del settore agroalimentare hanno una funzione molto diversificata in quanto svolgono non solo attività strettamente produttive.
È ben noto il ruolo del turismo rurale e della capacità di alcune aziende di diventare agriturismo, bed and breakfast o agri-campeggio.
Tuttavia, in questo settore diventa sempre più forte la funzione sociale. Nata con la didattica in fattoria, si è allargata dalle scuole ai soggetti più fragili e agli anziani con lo scopo di favorire l’integrazione sociale e lavorativa.
Molte aziende agricole, inoltre, hanno aperto gli spazi della propria azienda alle attività sportive realizzando percorsi ginnici, piste ciclabili e circuiti equestri.
LE COMPETENZE E LE PROFESSIONALITÀ DELL’IMPRENDITORE AGRICOLO
Quali sono le competenze e le professionalità richieste all’imprenditore agricolo oggi?
Sicuramente si richiedono conoscenze approfondite sia agronomiche che manageriali, non dobbiamo dimenticare che l’azienda agricola è a cielo aperto quindi è condizionata da eventi non prevedibili che possono rivelarsi molto dannosi e devastanti. In quest’ottica è fondamentale la competenza di risk management, diretta o mediata, per curare gli aspetti della prevenzione e la relativa organizzazione.
Le competenze fiscali e amministrative devono essere costantemente aggiornate e per tutte quella aziende che si aprono al mercato internazionale è richiesta la conoscenza di almeno una lingua straniera.
Altra competenza fondamentale è la capacità di relazionarsi con il territorio, con le altre imprese e con gli Enti presenti. Lo scambio e la collaborazione sono delle vere e proprie risorse che consentono la trasmissione delle tradizioni e la nascita di cooperazioni.
LE OPPORTUNITÀ DELLA POLITICA DI SVILUPPO RURALE
La Commissione Europea ha promosso una serie di iniziative e incentivi per sviluppare e sostenere le comunità rurali.
Le opportunità offerte dalla Politica di Sviluppo rurale si collegano a delle priorità che hanno per obiettivi:
- stimolare il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione;
- rafforzare la competitività agricola e forestale;
- incentivare l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione del rischio del settore agricolo;
- preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste;
- incoraggiare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio;
- promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
L’obiettivo principale è il rafforzamento della competitività agricola e collabora in questa direzione anche il sostegno all’imprenditoria giovanile.
In questo caso, parliamo di un finanziamento a fondo perduto erogato ai giovani per aiutarli nell’avvio di nuove imprese agricole. Per poter accedere a questo contributo si richiedono dei requisiti come:
- non avere un’età superiore a quarant’anni al momento della presentazione della domanda;
- possedere adeguate qualifiche e competenze professioni dimostrate con titoli ed esperienze sia formative che lavorative;
- l’agricoltore che presenta la domanda si insedia per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda.
Il sostegno, inoltre, è subordinato alla presentazione di un piano aziendale la cui attuazione deve iniziare entro nove mesi dalla data con cui si concede l’aiuto.
LE NUOVE OPPORTUNITÀ DELLA POLITICA DI SVILUPPO RURALE
Le opportunità offerte dalla Politica di Sviluppo rurale sono molto variegate e non riguardano solo l’aiuto all’insediamento ma anche altri ambiti come:
- gestione del rischio con premi di assicurazione per perdite e compensazioni finanziarie;
- innovazione e conoscenza con formazione e consulenza;
- qualità dei prodotti con sostegni per l’avvio di regimi che aumentano la qualità delle risorse;
- tutela dell’ambiente e del benessere animale attraverso pagamenti agro climatici, sostegno all’agricoltura biologica e indennità per vincoli ambientali;
- le foreste per le quali sono previsti finanziamenti per la forestazione e sostegno a investimenti di prevenzione e ripristino;
- qualità della vita con investimenti infrastrutturali relativi ai servizi alla popolazione, all’offerta turistica, banda larga, decoro urbano e molto altro.
Il ricambio generazionale nell’agroalimentare è uno degli obiettivi della nuova Politica di Sviluppo rurale
TANTE GIOVANI POTENZIALITÀ
Lavorare nell’agroalimentare oggi significa trattare con il cibo, il vino, i presidi Slow Food, la sostenibilità, il patrimonio paesaggistico, culturale e artistico.
Le strutture coinvolte in questo settore diventano sempre più ricettive e sinergiche. Si respira un benessere che non è solo nutrizione consapevole ma coinvolge attività legate alla didattica, all’evasione dallo stress e dalla routine quotidiana per la valorizzazione del “turismo di prossimità” e di tutto il territorio.
Molto interessante, l’articolo rappresenta molto bene quante opportunità offre il mercato agroalimentare in tutti i suoi sbocchi. Sicuramente un impegno che richiede molta passione ma che darà i suoi frutti.