Ipotesi di proroga per il bonus verde
Un emendamento presentato alla bozza di testo della Legge di Bilancio 2025 mira a prorogare la scadenza del bonus verde fino al 31 dicembre 2025.
La Legge di Bilancio 2025 è ancora in fase di discussione e tra i vari emendamenti proposti inerenti ai bonus edilizi, uno riguarda il bonus verde. Attualmente, il Bonus Verde, ovvero la detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per ogni unità immobiliare è in scadenza il 31 dicembre 2024, così come abbiamo approfondito in questo articolo.
Un emendamento presentato da Fratelli d’Italia al disegno della Legge di Bilancio 2025, mira a prorogare il bonus verde sino al 31 dicembre 2025, concedendo quindi un anno in più per usufruire di questa agevolazione.
AREE VERDI NUOVE O PREESISTENTI
Come sappiamo, il bonus verde riguarda le spese sostenute per interventi destinati alla cura e alla realizzazione delle aree verdi, quindi riguarda la realizzazione o ristrutturazione di giardini, cortili e terrazze, nonché la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi.
Gli interventi non riguardano solo le nuove installazioni ma possono essere realizzati anche su aree già esistenti, così come possono essere mirati al mantenimento del buono stato vegetativo o alla difesa di alberi secolari o di esemplari arborei di spiccato pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, salvaguardati ai sensi della Legge 10/2013 recante “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.
Nell’ambito della progettazione, sono detraibili anche le spese sostenute per le indagini necessarie e le stime relative al sito oggetto dei lavori, come ad esempio le analisi del terreno, le valutazioni ambientali e microclimatiche e tutte le indagini necessarie condotte da tecnici specializzati.
Per quanto concerne l’allestimento a verde di balconi e terrazzi o la realizzazione di fioriere, le spese sono agevolabili solo se gli interventi realizzati sono permanenti e riferiti a un intervento innovativo.
PAGAMENTI TRACCIABILI
Ricordiamo, inoltre, che per usufruire dell’agevolazione è necessario che i pagamenti siano effettuati in modo tracciabile (bonifico bancario o postale, carta di credito o assegno) e che la detrazione prevista è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Nelle singole unità immobiliari la detrazione del 36% è calcolata su una spesa massima pari a 5.000 euro, mentre nelle parti comuni condominiali il tetto di spesa è sempre di 5.000 euro ma per ogni unità immobiliare ad uso residenziale.
Per capire quali saranno gli ulteriori sviluppi in merito, sarà necessario attendere la pubblicazione ufficiale del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025.