È di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione definitiva della Legge Salvamare, un risultato storico per il mare e la tutela del pianeta. Dopo le modifiche apportate in sede legislativa alla Camera lo scorso aprile, il Senato ha infatti approvato con 198 voti favorevoli il Disegno di Legge “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare” (‘Legge Salvamare’).
Ad accogliere la notizia con entusiasmo, insieme ai quasi 100.000 firmatari della petizione lanciata da Marevivo su Change.org: Marevivo e Federazione del Mare, insieme ad Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn e La Grande Onda.
“È una grande vittoria: per il nostro mare, per il nostro Paese, per i nostri cittadini. Grazie a questa legge, avremo più forza per ripulire il mare dalla plastica, una vera piaga per l’ecosistema marino e non solo.
Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo
Le microplastiche, infatti, sono state trovate nella placenta delle donne, nel sangue e nel latte materno. Non c’è più tempo: dobbiamo agire tutti insieme. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi”.
UNO STRUMENTO PER LA LOTTA CONTRO L’INQUINAMENTO
Il nostro Paese può finalmente avvalersi di uno strumento efficace e concreto, richiesto anche dall’Unione europea, per la lotta contro l’inquinamento: ai pescatori sarà consentito portare a terra la plastica recuperata con le reti invece di doverle rigettare in mare. Quest’azione prima costituiva il reato di trasporto illecito di rifiuti.
La legge, inoltre, prevede l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare e si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, Posidonia oceanica e tanto altro.
“La Federazione del Mare e le sue organizzazioni federate sono orgogliose di aver sostenuto l’iniziativa di Marevivo e felici di aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato che tutto il mondo dell’economia del mare condivide e che certamente avrà un impatto ambientale immediato e concreto sulla salute dei nostri mari, laghi e fiumi, contribuendo a un ulteriore sviluppo dell’economia circolare”.
Mario Mattioli, presidente Confitarma e Federazione del Mare