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MESSINA STREET FOOD FEST 2023

TRADIZIONI POPOLARI TRA GUSTO E SAPORI

Si è svolta, dal 12 al 15 ottobre, la quinta edizione del Messina Street Food Fest, l’evento gastronomico che riunisce le specialità messinesi, siciliane e delle altre regioni italiane.

La riscoperta delle proprie radici culinarie attraverso l’esaltazione dei sapori e del gusto. Da questa base è nata l’idea, nel 2017, di poter creare un evento in riva allo Stretto che potesse riunire tradizione ma anche rivisitazione e innovazione.
Il protagonista assoluto è il cibo, elemento che quotidianamente è al centro di studi e approfondimenti. In particolare, lo Street Food si è conquistato, negli ultimi anni, un posto di tutto rispetto nella nostra quotidianità e viene spesso interpretato in chiave gourmet dai grandi chef in giro per il mondo.

Tralasciando gli aspetti di marketing e pubblicitari, il cibo di strada riesce ad esprimere l’essenza della nostra cultura italiana che unisce in un unico percorso lo stivale da nord a sud. Il Messina Street Food Fest punta all’esaltazione di questo percorso dando la possibilità a tutti i visitatori di poter vivere un’esperienza a 360° gradi con prodotti non solo del territorio ma anche di altre regioni.

La risposta è stata più che positiva. I quattro giorni della kermesse, infatti, hanno segnato un nuovo record di presenze superando le 112 mila persone dell’edizione 2022. Non solo cittadini messinesi, quindi, ma anche tanti visitatori siciliani, calabresi e molti turisti stranieri. È stato definito “l’Oktoberfest siciliano” ma, con le dovute differenze, rappresenta il classico clima dell’ottobrata siciliana in cui l’intera regione riscopre le tradizioni gastronomiche nei propri borghi.

Una piazza Cairoli gremita ha fatto da cornice, tra musica live e dj set, ad un percorso lungo ben 54 stand che hanno allietato i palati dei numerosi avventori. Quando si pensa alla Sicilia l’arancino e il cannolo sono i protagonisti per eccellenza dello street food. Due specialità che, ad ogni latitudine regionale, vengono preparati in maniera diversa in un ampio ventaglio di sapori.

Il percorso culinario siciliano dalle rive dello Stretto si è spostato nel capoluogo Palermo per poter gustare lo sfincione, pane e panelle, il pane con la meusa, le famosissime sarde fino allo storico cannolo di Piana degli Albanesi. Una tappa obbligatoria la merita il territorio dei Nebrodi con la carne di suino nero proposta come porchetta o arancino. Infine, si arriva sino alle pendici dell’Etna con la sua cultura della carne di cavallo.

Oltre all’esaltazione delle tradizioni, però, l’altro elemento fondamentale dell’evento è la condivisione di nuovi cibi e sapori. Per questo motivo il percorso culinario prosegue anche in giro per l’Italia. Tappa a Napoli per la pizza servita fritta e “a portafoglio”. Dalla Campania basta fare un salto in Puglia con le tradizionali bombette e la salsiccia accompagnata dal pane di Altamura. Puntando verso nord non può mancare uno dei capisaldi della cucina romana: la pasta all’amatriciana.

Infine, per non farsi mancare nulla, vanno a braccetto Toscana e Abruzzo grazie al panino con il lampredotto e gli arrosticini di pecora. Per i più appassionati, poi, c’è stata anche la possibilità di poter gustare il pulled pork, il maiale sfilacciato di origine statunitense ormai sbarcato definitivamente anche in Italia.

Non è mancata poi l’opportunità di poter assaggiare il prodotto ittico locale e dei nostri mari dal pesce spada, ai gamberi passando per il polpo e il tonno servito in molteplici varianti. Di pari passo con le degustazioni, come detto, lo street food ha avuto una sua rappresentazione anche in chiave gourmet grazie all’area show cooking in cui diversi chef si sono alternati presentando le proprie ricette.

I numeri dell’evento hanno confermato quanto il cibo possa rappresentare l’elemento principale di condivisione e confronto. Su questa lunghezza d’onda l’obiettivo prefissato per il futuro è quello di poter allargare la kermesse ad altri eventi collaterali di diverso genere.

Dalla riscoperta delle tradizioni culinarie al concetto fondamentale di “fare rete”, il cibo oggi deve rappresentare un valore aggiunto per la nostra quotidianità come elemento da curare, valorizzare e preservare per un futuro sostenibile e all’insegna della lotta allo spreco.

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