Approfittiamo della Giornata internazionale del Suolo, per rivolgere l’attenzione a chi del suolo vive: il mondo agricolo.
In particolare ci soffermiamo sulla situazione assicurativa dei Mezzi agricoli, che conserva ancora il paradosso che avevamo già evidenziato nel nostro articolo di Febbraio. Non è, infatti, stata ancora elaborata alcuna soluzione per rendere obbligatoria l’assicurazione dei mezzi agricoli fermi o non circolanti su strada.
approfittare della riforma del Codice della strada al Senato per sciogliere pericoloso paradosso…A distanza di diversi mesi dalla sua entrata in vigore, e nonostante i ripetuti appelli della filiera a intervenire in tal senso, non esistono ancora soluzioni per sciogliere il pericoloso paradosso venutosi a creare a seguito della mancanza di strumenti atti a garantire l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi per tutti i mezzi agricoli, anche se fermi o non circolanti su strada.
Questo è quanto sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista alla vigilia dell’inizio dell’esame in aula del Senato del ddl in materia di sicurezza stradale, che delega al Governo la revisione del Codice della strada.
Parliamo di un obbligo entrato in vigore a luglio e derivante da una direttiva comunitaria che l’Italia ha recepito alla lettera, andando a modificare il Codice della strada e il Codice delle assicurazioni private; tale disposizione, per la quale non esistono al momento idonei strumenti assicurativi che tengano conto della bassa incidenza dei danni a terzi per mezzi fermi o non circolanti su strada, ha creato non poche criticità a tutti i produttori agricoli
Rimarca sempre Battista, ricordando le richieste di proroga avanzate in tal senso dalla Copagri già in occasione delle audizioni sul DEF 2024 e dei confronti sui ‘DL Agricoltura’ e ‘DL Omnibus’.
L’APPELLO
Tali istanze, però, al netto del positivo rinvio di sei mesi accordato con l’ultimo ‘DL Milleproroghe’ e fortemente caldeggiato dalla Copagri, sono cadute nel vuoto, pur trattandosi di una misura che non comporterebbe ulteriori oneri per la finanza pubblica. Senza un intervento normativo rapido e risolutivo, si rischia che il costo della norma vada ad aggravare la già delicata situazione del Primario nazionale, stretto tra gli effetti del meteo avverso e i rincari dei fattori produttivi.
Proprio per tali ragioni, reiteriamo il nostro appello affinché, ‘approfittando’ della riforma del Codice della strada all’esame di Palazzo Madama, ci si adoperi per accordare un rinvio dell’obbligo di assicurazione per tutti i mezzi agricoli, così da sgravare i produttori da una ulteriore incombenza burocratica ed economica; contestualmente, sarà importante continuare a lavorare a una soluzione assicurativa ad hoc che con il coinvolgimento del governo e dell’IVASS, l’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, possa definitivamente risolvere tale problematica
Fonte: CS Copagri
Per maggiori approfondimenti sul tema puoi leggere il nostro articolo: obbligo-assicurativo dei veicoli le principali novità